A Losone una sfida dalle radici storiche

Ha anche radici storiche il duello che i losonesi si apprestano a vivere il 16 maggio. Puntando sul suo paladino Ivan Catarin, la locale sezione del PLR, oltre ad esprimere una volontà di rinnovamento, cercherà di riconquistare una poltrona che era stata sua per parecchi decenni. Nel 2004, quando la carica passò all’altro sfidante attuale e uscente popolare democratico, Corrado Bianda, si ruppe infatti una sorta di tradizione, che designava il sindacato come prerogativa liberale radicale. Gli ultimi due PLR a ricoprire la carica erano stati Walter Pfetsch (dal 1976), tragicamente scomparso nel 1993 (e per breve tempo sostituito ad interim proprio da Bianda, allora vice sindaco) e poi Enrico Broggini. Ora, dunque, i liberali radicali ci riprovano, forti del risultato scaturito dalle urne lo scorso 18 aprile. In quell’occasione, lo ricordiamo Catarin aveva incassato 1.336 voti personali, contro i 1.267 di _Bianda. A spingere quest’ultimo a lanciare il guanto di sfida – oltre alla lunga esperienza maturata – anche il fatto di aver totalizzato (esclusi i voti di scheda) 877 preferenziali «effettivi» contro i 799 dello sfidante.
A decidere saranno gli altri
È superfluo ricordare che il 16 maggio saranno soprattutto i votanti degli altri partiti (e chi aveva scelto la scheda senza intestazione) a determinare l’esito della tenzone. In tale ambito Bianda ad aprile aveva ottenuto 573 voti e Catarin 452. Fra questi anche quelli dei leghisti, che non avevano presentato una loro lista per il Municipio e i cui vertici esprimono ora il proprio sostegno al candidato PLR. Le altre forze politiche non legate ai due candidati (nello specifico UDC e Lista della sinistra) non si sono invece espresse ufficialmente. Questo forse anche a testimonianza dell’armonia che negli ultimi anni ha sempre regnato all’interno dell’Esecutivo.
DUE DOMANDE AI CANDIDATI
1. Cosa rappresenta, o rappresenterebbe, per lei ricoprire la carica di sindaco? Qual è dunque la molla che la spinge a candidarsi per il ruolo più ambito del Comune?
2. Se dovesse essere eletto, o riconfermato, dalla popolazione, quale sarà la sua priorità all’interno dell’Esecutivo? E quale progetto vorrà portare avanti con più determinazione?

Cosa risponde Ivan Catarin
1. È sia un grande onore che un importante onere, e voglio ancora ringraziare tutti i losonesi che mi hanno attestato la loro stima e fiducia, così come l’ufficio IM Maggia Engineering SA per il quale lavoro, che mi ha supportato da subito, dandomi l’opportunità di candidarmi per ricoprire questo ruolo istituzionale.
Sono giunto alla terza legislatura come municipale nel mio comune e in occasione di ogni elezione la popolazione mi ha sempre permesso di ottenere brillanti risultati. Per questo motivo, oggi ritengo sia giunto il momento di ricambiare questa fiducia e dar seguito al risultato delle urne con un ballottaggio sicuramente giustificato.
Losone, è un comune che «mi scorre nelle vene» e poterne divenire sindaco è uno stimolo grandissimo._
2. All’interno dell’Esecutivo si é creato un clima sereno, collaborativo e costruttivo che sarà importante mantenere e rafforzare. È iniziata una legislatura più breve del solito, per questo cercherò di operare in modo celere e dinamico, rimanendo fedele alle mie caratteristiche e provando a portare uno sguardo nuovo e una ventata di «freschezza» ed entusiasmo nell’affrontare i numerosi temi e progetti. La sistemazione del comparto caserma deve assolutamente sbloccarsi e bisognerà dialogare maggiormente con chi si oppone. Sarà importante chinarsi sulle priorità d’intervento sul territorio e sugli stabili comunali: in particolare sono urgenti l’inizio del risanamento a tappe del palazzo scolastico e la conclusione in tempi brevi di tutti gli interventi sulla rete viaria.

Cosa risponde Corrado Bianda
1. Il sindaco deve essere super partes e un punto di riferimento per i colleghi, l’amministrazione e la popolazione.
Deve garantire il corretto svolgimento delle sedute di Municipio nel rispetto della piena libertà d’espressione e d’opinione e con, al centro, il bene della collettività e non quello del singolo cittadino.
Ho deciso di candidarmi perché vorrei portare a buon fine, assieme all’ottima compagine che ho avuto l’onore di dirigere in questi anni, i progetti sui quali da tempo stiamo lavorando. Inoltre, in periodi difficili come questo, l’esperienza che ho acquisito negli anni di sindacato è un valore aggiunto per trovare le giuste soluzioni a problemi talvolta parecchio complessi._
2. La priorità sarà quella di coordinare gli sforzi per raggiungere gli obiettivi che il Municipio s’è fissato, primo su tutti, e mi ripeto ma è bene che sia chiaro, il benessere della popolazione. Per arrivare a questo scopo occorrono progetti forti ed attualmente ve ne sono tre che segneranno Losone nei prossimi anni e getteranno le basi per una nuova crescita: la realizzazione del nuovo centro civico per garantire gli spazi necessari all’erogazione di prestazioni e di servizi di prim’ordine, l’apertura della nuova casa per anziani medicalizzata per permettere al nostro anziano di rimanere nel suo comune anche nei momenti di fragilità e la rivalutazione del comparto ex caserma San Giorgio con lo scopo di portare l’università a Losone.