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A Lugano è sempre più Natale: ecco l'albero per piazza Riforma

Quest'anno l'abete, vecchio di «25, forse 28 anni», arriva da Cassina d'Agno: l'accensione avverrà il prossimo 27 novembre
© CdT/Gabriele Putzu
Red. Online
18.11.2025 12:04

Sì, adesso è davvero Natale. Dopo Manor, che alcuni giorni fa ha acceso la facciata del suo grande magazzino in piazza Dante, anche la Città di Lugano oggi ha compiuto il tradizionale passo verso le festività: l'albero che illuminerà piazza della Riforma nelle prossime settimane è infatti giunto a destinazione. Tramite, novità per quest'anno, un trasporto eccezionale su gomma.

Per consentire il passaggio del convoglio, ha spiegato la Città, si sono rese necessarie «brevi e puntuali chiusure al traffico lungo i tornanti di via Riva e all’imbocco di piazza Manzoni, su via Magatti». Piazza della Riforma è rimasta accessibile mentre l'area di installazione è stata delimitata per permettere i lavori in sicurezza.

L'abete giunto oggi nel cuore di Lugano arriva, ha spiegato sempre la Città, da Cassina d'Agno. L'albero è cresciuto in un giardino condiviso da una decina di famiglie, in una posizione privilegiata da cui si vede il golfo di Agno. Oltre a Flavia e Flavio, la coppia che era presente nel momento in cui l'albero era arrivato nel citato giardino, l'abete è cresciuto grazie alla cura e alla presenza di Sonia, Barbara, Frank, Marco, Claudia, Ezio, Thierry, Monica, Aurora, Cristoforo, Lucia, Agnese, Clelia e Costantino. Tante, tantissime persone che, di anno in anno, ogni 8 dicembre, amano riunirsi nel giardino in cui è cresciuto l'abete per festeggiare. 

«Era un alberello piccolo così» hanno detto Flavia e Flavio. «Noi siamo i decani, eravamo qui quando la signora del piano di sotto lo ha portato a casa». Mai si sarebbero immaginati, dopo un anno in vaso e la successiva decisione di piantarlo direttamente in giardino, che l'abete sarebbe cresciuto così tanto. «Avrà 25, forse 28 anni. Dal 2010, insieme ai vicini, abbiamo cominciato ad addobbarlo, sempre l'8 dicembre». La decisione di separarsi dall'abete è stata, per certi versi, obbligata: «Era troppo vicino alla casa ed era molto esposto: con le intemperie, fulmini e forte vento, rischiava di caderci addosso». 

L'idea, ora, è di piantare un nuovo abete. E, un domani, chissà, consegnare nelle mani della Città di Lugano un altro esemplare affinché la popolazione possa godere, riunita, del calore delle festività. L'accensione avverrà il prossimo 27 novembre.