A Lugano gli autosili sono sempre più occupati

LUGANO - A detta di molti nel centro di Lugano arrivano sempre meno persone e secondo alcuni una buona fetta di responsabilità – se non l’intera torta – ce l’ha il Piano viario adottato nell’estate del 2012. La chiusura di alcune strade e le modifiche del senso di marcia in altre, praticamente, scoraggerebbero l’automobilista ad addentrarsi nel cuore della città, a tutto svantaggio delle sue attività economiche. È davvero così? In assenza di studi specifici, il metro di giudizio più affidabile continuano ad essere le statistiche sull’occupazione dei posteggi forniteci dalla Polizia comunale e queste continuano a suggerirci che no, il Piano viario, pur con i suoi difetti, non ha desertificato il centro di Lugano.
Cominciamo dall’uso degli autosili pubblici, vale a dire Motta, Balestra, piazza Castello, LAC (aperto nell’ottobre 2012), Campo Marzio ed Ex Pestalozzi: le entrate sono passate da 1 milione 619 mila veicoli nel 2012 a 1 milione 781 mila nel 2018, passando per il record di oltre 1 milione 800 mila nel 2015. Da allora la crescita si è interrotta, è vero, ma il calo si è materializzato nei posteggi più periferici (-25 mila accessi tra Campo Marzio ed Ex Pestalozzi dal 2014 al 2018) mentre nei posteggi del «centrissimo» c’è stato un aumento (quasi 9 mila entrate in più nello stesso arco di tempo). Dal comando della Comunale arriva anche qualche dettaglio interessante sui tempi di permanenza degli automobilisti. Le soste fino a 30 minuti negli autosili Motta, Balestra, piazza Castello e LAC sono diminuite di 11 mila e sono calate anche quelle superiori alle 4 ore e mezza (meno 8 mila, sempre dal 2014 al 2018). Sono per contro aumentate le persone che hanno posteggiato per un lasso di tempo compreso fra l’una e le tre ore (più 29 mila veicoli) che è quello più vicino alle dinamiche dello shopping (per tornare alla tesi di fondo dei contrari al PVP). Nei posteggi Campo Marzio ed Ex Pestalozzi sono invece aumentate le soste fino a mezz’ora (più 15 mila) mentre quelle di breve e lunga durata sono calate ambedue di 20 mila unità.
Questo per quanto riguarda gli autosili, però vanno considerati anche i cosiddetti posteggi di secondo livello e tutti gli altri e qui la situazione si complica a causa della mancanza di alcuni dati: non è ad esempio possibile monitorare l’occupazione dei posteggi blu, mentre per quelli bianchi l’unico dato a disposizione è quello degli incassi. In base alle informazioni su quanti franchi sono finiti nelle macchinette, limitandosi ai posteggi bianchi del centro, la polizia segnala un calo del 18% dal 2014 al 2018. Non è poco, ma lo scostamento dipende in gran parte dal fatto che l’anno scorso 44 dei 282 posteggi disponibili sono stati cancellati. Se «parifichiamo» i dati – annota ancora la Comunale – la diminuzione è attorno al 3%. È comunque ipotizzabile che una parte di chi non ha più trovato posteggi bianchi abbia optato per uno degli autosili contribuendo alla crescita di 42 mila entrate registrata fra il 2017 e il 2018. Senza dimenticare che la diminuzione riguarda meno di trecento posteggi, mentre quelli degli autosili sono complessivamente 1.118. L’assenza di alcuni dati, come detto, non permette di trarre una conclusione definitiva e di chiudere il cerchio, ma le statistiche, nella loro totalità, fanno a botte con l’immagine di un centro svuotato dal Piano viario.