A Lugano il verde va a ruba

LUGANO - Non rubate ai ricchi: hanno già deciso di dare ai poveri. Parliamo del nuovo orto appena creato dal Municipio in piazza Manzoni e già vittima di un fenomeno non certo nuovo in città: i furti di piantine. «Succede da sempre» ammette il direttore del Dicastero servizi urbani Roberto Bianchi, che abbiamo interpellato dopo aver notato alcuni «buchi» sospetti anche nei nuovi «cubi floreali» posati dal Comune in via Posta, via Magatti e sul piazzale Ex scuole. «Succede anche al parco Ciani e in generale un po' in tutte le aiuole di Lugano».
Il nostro interlocutore fa capire che il fenomeno non ha dimensioni preoccupanti, comunque esiste. Ad essere prese di mira sono soprattutto i fiori primaverili, che verosimilmente vengono rubati per uso personale. Ci sono poi i vandalisimi commessi da persone alterate, con piante strappate o incendiate. I soliti ignoti hanno dato fuoco anche a uno dei citati «cubi» di via Magatti. Per quanto riguarda l'orto di piazza Manzoni, l'andazzo dei furti crea anche una situazione spiacevole, visto che il Municipio ha trovato un accordo con fra Martino Dotta per destinare l'imminente raccolto al Tavolino magico, l'iniziativa per la raccolta quotidiana di generi alimentari in esubero da commercianti, grossisti, produttori da consegnare ai bisognosi o ad altre associazioni solidali. Nell'orto, realizzato dagli studenti dell'Azienda agraria cantonale di Mezzana con il supporto del Verde Pubblico della Città di Lugano, vengono coltivati assenzio, bietole da orto, capperi, cipolle, coriandolo, fagiolo nano e rampicante, melanzane, santoreggia, prezzemolo, sedano, salvia, timo, menta (bergamotto, marocchina e piperita), ma anche patate, pomodori, zucchine e rabarbaro. Tornando al problema dei furti, uno dei luoghi più sensibili a questo fenomeno resta il cimitero di Cornaredo. Già quattro anni fa scrivevamo di alcuni giardinieri che, stufi delle solite razzie, avevano scelto la via della denuncia contro ignoti per furto, vandalismo e danneggiamento. E oggi la situazione com'è?
Gianfranco Campana, responsabile del Servizio cimiteri della Città, spiega che il fenomeno sussiste tuttora ma che non ha dimensioni preoccupanti. «Succede sempre, settimanalmente, ma si tratta di piccoli casi. Parliamo di fiori spostati da una tomba all'altra o portati via del tutto. Accade soprattutto al cimitero di Cornaredo, che ha un'estensione di cinquantamila metri quadrati. Nei piccoli cimiteri dei quartieri invece, dove tutti si conoscono, non capita praticamente mai».