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A Lugano l'Ucraina ha presentato la richiesta di adesione all'OCSE — Segui il live

Lo ha dichiarato il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal — Cassis ha elencato i fondamenti della Dichiarazione — Il premier ucraino è tornato ad evidenziare la necessità di finanziare la ricostruzione con i fondi congelati degli oligarchi russi: «Gli aggressori devono pagare per i danni arrecati» — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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A Lugano l'Ucraina ha presentato la richiesta di adesione all'OCSE — Segui il live
Red. Online
05.07.2022 07:28
19:38
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L'Ucraina ha presentato la richiesta di adesione all'OCSE

Il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, a nome del suo Paese ha presentato a Lugano la richiesta per entrare a far parte dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE). Lo riporta Shmyhal sul suo canale Telegram scrive l'agenzia Unian.

«Ho presentato la richiesta per entrare a far parte dell'Organizzazione al segretario generale Mathias Corman. Ci auguriamo che il Consiglio dell'OCSE prenda in considerazione questo documento in modo da potervi aderire il prima possibile», ha affermato il primo ministro.

12:22
12:22
«Gli invasori devono pagare, si utilizzino i fondi degli oligarchi»

La parola è poi tornata al premier ucraino Denys Shmyhal. Nel suo intervento conclusivo, il primo ministro ha spiegato come funzionerà la piattaforma di ricostruzione: tre fasi che dalla stabilizzazione passa alla ricostruzione immediata per concludere con la rinnovazione secondo gli standard europei. Shmyhal ha voluto insistere sulla necessità di utilizzare i fondi congelati degli oligarchi russi per finanziare la costruzione: «Gli invasori devono pagare per i danni arrecati al Paese». Il premier ucraino ha poi lanciato un appello perché l'Occidente aiuti il suo Paese nello stabilizzare immediatamente l'economia ucraina. 

12:13
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«A Lugano fatti passi importanti»

«In primavera, Svizzera e Ucraina, gli organizzatori, hanno concordato una serie di obiettivi di questa conferenza. Tra questi il lanciare la ricostruzione definendone i principi. I punti già elencati serviranno a ricostruire meglio il Paese. A Lugano abbiamo fatto passi importanti. C'è ancora molto da fare ma si è aperta una prospettiva sul futuro», evidenzia Cassis.

12:08
12:08
Al via la conferenza stampa conclusiva

Puntuale, la conferenza di stampa conclusiva per UCR 2022 ha preso il via a mezzogiorno. A parlare sono il presidente elvetico Ignazio Cassis e il premier ucraino Denys Shmyhal.

11:54
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Che cosa ne pensano gli esercenti?

Che cosa ne pensano gli esercenti di Lugano? Hanno avuto più o meno clienti in questa due giorni di URC 2022? Abbiamo fatto un giro fra i locali del centro per capirne di più.

11:34
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Sguardo verso la prossima URC

In conclusione si è espressa l'ambasciatrice della Gran Bretagna a Kiev, Melinda Simmons. Attiva nel Paese dal 2019, la diplomatica ha voluto sottolineare l'importanza del tema della "giustizia" nel processo di ricostruzione. Simmons era presenta anche per raccogliere il testimone della Conferenza: il suo Paese ospiterà nel 2023 la prossima URC. 

11:29
11:29
Shmyhal: «Road map accettata, speriamo di poter parlare presto di risultati»

La parola è in seguito passata a Denys Shmyhal, il primo ministro ucraino, che ha ringraziato Cassis e von der Leyen per il sostegno dimostrato al suo Paese. «Quella approvata è una dichiarazione volta ad aiutare l'Ucraina nel percorso di ricostruzione». La road map presentata da Shmyhal è stata riconosciuta come documento principale per la ricostruzione. «Voglio ringraziarvi da parte di tutto il popolo ucraino: tutti hanno appoggiato la creazione di questa piattaforma».

Il premier ucraino ha concluso: «I lavori sono già in corso: oggi, fra quattro ore, è prevista una tavola rotonda per discutere su come procedere. Spero che tra un anno si potrà parlare dei risultati concreti e di quanto già realizzato».

11:04
11:04
I punti della Dichiarazione di Lugano

«A Lugano», comincia Cassis, «abbiamo lanciato un processo di ripresa in Ucraina e fissato i principi alla base di questa ripresa. Vedo dei valori fondamentali e valori nel documento della Dichiarazione di Lugano. Il fulcro di questo documento saranno sette punti. I punti affermano che l'Ucraina guiderà il processo, collegano la ripresa a riforme ed esprimono un impegno internazionale nel sostegno dell'Ucraina».

I punti in breve:

1. L’Ucraina guiderà il processo di ripresa

2. Le riforme: la loro ripresa e resilienza dipendono le une dalle altre

3. La trasparenza. Il processo vuole includere e garantire un sistema giudiziario indipendente, che combatta la corruzione

4. Il processo di ripresa non sarà centralizzato, ma deve essere basato su una partecipazione democratica

5. L'impegno di stakeholders. Il processo deve promuovere la partecipazione degli attori nazionali e internazionali

6. L'uguaglianza: il processo di ripresa deve includere tutte e le minoranze non devono essere escluse

7. La sostenibilità: le riforme e le riprese non saranno limitate alle infrastrutture, ma comprenderanno anche gli aspetti ambientali, politici e economici

10:54
10:54
Ecco le dichiarazioni conclusive della Conferenza di Lugano

Leggermente in ritardo rispetto alla tabella di marcia è iniziata ora la fase che vedrà le dichiarazioni conclusive della Conferenza di Lugano.

Sul palco il presidente elvetico Ignazio Cassis e il premier ucraino Denys Shmyhal.

Cassis ha voluto cominciare la fase conclusiva della conferenza con un minuto di silenzio per le vittime della guerra e per chi ancora soffre a causa del conflitto.

10:04
10:04
Il programma della giornata

La giornata si svolgerà seguendo questa tabella di marcia:

- Alle 10.40 si terranno le dichiarazioni conclusive della Conferenza di Lugano

- Alle 11.20 si scatteranno le foto di gruppo

- Alle 12.00 è fissata la conferenza stampa conclusiva con il presidente della Confederazione Ignazio Cassis e il primo ministro ucraino Denys Shmyhal

- Forum sull'economia

08:08
08:08
Zelensky: «La ricostruzione andrà oltre le mura distrutte da bombe»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo consueto discorso televisivo notturno alla nazione, ha salutato la giornata di ieri come un «giorno molto importante», commentando la conferenza dedicata alla ricostruzione dell'Ucraina a Lugano. Ma ha aggiunto che la ricostruzione dell'Ucraina dovrebbe andare oltre «il ripristino delle mura che avevamo e che sono state distrutte dai bombardamenti».

«L'Ucraina deve diventare il Paese più libero, moderno e sicuro d'Europa, in ogni senso della parola, in particolare, in termini di ambiente. Sono sicuro che lo faremo», ha detto, citato dal Guardian.

Zelensky ha avvertito che gli sforzi per la ripresa non dovrebbero concentrarsi solo sui prossimi anni ma anche sul presente. «Le forze ucraine hanno liberato più di mille centri dagli occupanti e ogni settimana ne vengono aggiunti di nuovi».

«Nel sud, tutti hanno subito una distruzione su larga scala. E questo significa anche la necessità di fondi colossali per il ripristino delle infrastrutture, per il ritorno della medicina e dei servizi sociali, per il ripristino della normale vita economica. Ci sono decine di migliaia di case distrutte solo nelle aree liberate», ha detto, aggiungendo che «una parte significativa dell'economia è stata distrutta».

«Ecco perché la ripresa dell'Ucraina non riguarda solo ciò che deve essere fatto dopo, dopo la nostra vittoria, ma anche ciò che deve essere fatto in questo momento. E dobbiamo farlo insieme ai nostri partner, con l'intero mondo democratico. E farlo ora», ha detto.

07:28
07:28
Lugano pronta per la seconda giornata dell'URC 2022

È ai blocchi di partenza la seconda e ultima giornata dell'URC 2022, Ukraine Recovery Conference, organizzata sulle rive del Ceresio. Al termine dell'evento, il cui scopo è quello di tracciare le priorità, i principi e i metodi della ricostruzione dell'Ucraina devastata dalla guerra, i principali risultati ottenuti verranno racchiusi all'interno di una «Dichiarazione di Lugano». 

Ieri, il presidente della Confederazione Ignazio Cassis aveva aperto ufficialmente l'URC 2022 affermando che «non è mai troppo presto per prepararsi al momento in cui le armi taceranno». In collegamento video, il presidente ucraino Zelensky aveva dal canto suo evidenziato come la ricostruzione dell'Ucraina non sia solo «un fatto locale, ma la missione di tutto il mondo democratico».

Nel corso della conferenza, il premier Denys Shmyhal ha parlato di un piano da 750 miliardi. «Abbiamo creato una mappa digitale, aggiornata in tempo reale, sulla distruzione causata dall'invasione russa: i partner avranno accesso e servirà per la ricostruzione del Paese». Un piano per il quale si pensa all'utilizzo dei beni confiscati agli oligarchi russi: «La maggior parte di questi fondi vengano dagli asset russi congelati».