A Lugano si accende la campagna: il PLR attacca la Lega sui conti

Con le elezioni federali ancora tutte da scrivere, a Lugano stanno già tirando i primi venti da campagna elettorale in vista delle Comunali di aprile. Dopo un paio di giorni caratterizzate da alleanze che si sfaldano, che si formano e che forse verranno ufficializzate, mercoledì è stata la volta delle bordate politiche tra partiti.A dare fuoco alle polveri è stato il gruppo del PLR in Consiglio comunale che ha criticato «la gestione leghista» del Municipio sul tema delle finanze pubbliche. Il che, stringi stringi, significa una bordata rivolta in primis ai due esponenti del Movimento di via Monte Boglia.
Dal 77 all’80%
Nella nota, firmata dal capogruppo Rupen Nacaroglu, i liberali radicali contestano principalmente «l’aumento della pressione fiscale per riequilibrare i conti pubblici» e invitano l’Esecutivo «ad adottare senza indugi una decisa politica di contenimento della spesa, per evitare che, in aggiunta all’inarrestabile crescita dei costi della vita, i Luganesi debbano anche affrontare un ulteriore aggravio del moltiplicatore». A questo punto è utile tornare e circa nove mesi fa, quando era stato presentato il Piano finanziario 2023-2026. Il documento metteva nero su bianco un fatto noto: il moltiplicatore per le persone fisiche salirà. Di questo se ne era parlato ampiamente durante il dibattito sui costi del futuro Polo sportivo (sostenuto, va precisato, da una larga maggioranza del PLR). La notizia è che ciò accadrà prima del previsto: nel 2024 invece che nel 2025, con un aumento dal 77% all’80%. Per una famiglia media sono una cinquantina di franchi in più all’anno.
L’aumento del moltiplicatore potrà già concretizzarsi con il Preventivo 2024, che verrà presentato a fine ottobre, e il gruppo del PLR ritiene che un simile provvedimento, soprattutto in un cotesto come quello attuale, “dovrebbe essere considerata come ultima risorsa, solo dopo un’analisi rigorosa e un’ottimizzazione efficace della spesa pubblica in tutte le sue componenti». Per contenere la spesa «viene inoltre proposta la formazione di un gruppo di lavoro interdisciplinare per identificare aree di spesa che possano essere razionalizzate o eliminate senza compromettere i servizi essenziali». Ebbene, secondo i liberali radicali «questo dimostra un approccio attendista. La formazione di gruppi di lavoro è spesso un segno dell’incertezza decisionale e mette in evidenza l’assenza di strumenti politici e finanziari per un’azione efficace. Un approccio ben calibrato dovrebbe includere misure specifiche per ridurre la spesa pubblica, evitando così di gravare ulteriormente sui contribuenti». Di qui l’invito all’Esecutivo di intervenire sulle uscite.
Per quanto riguarda invece il debito pubblico, il gruppo PLR ritiene che «se esso aumenta per sostenere investimenti a favore e a servizio dei cittadini, il risultato sarà quello di stimolare a lungo termine la crescita economica. È dunque importante «distinguere tra il debito generato da investimenti e il debito causato da costi». Poi l’affondo alla Lega: «I Municipi passati avevano il coraggio di investire per un futuro prospero. Dal 2013 ad oggi, con la gestione leghista, i numeri sono cambiati e i nodi vengono ora al pettine: il Consiglio comunale sarà chiamato a votare per un aumento del moltiplicatore d’imposta a causa di costi troppo elevati e di mancanza di misure adeguate a contenerli. L’attuale compagine municipale leghista sembra infatti voler imporre una scelta esclusivamente tra due mali: aumentare il moltiplicatore o lasciare che i disavanzi d’esercizio e il conseguente debito crescano». E attenzione, questo debito non è un investimento per il futuro; è un buco nero che inghiotte risorse senza freni e che peserà sulle spalle dei giovani, oltretutto senza una concreta e migliore offerta di servizi e prestazioni alla cittadinanza».
«Una politica equilibrata»
«Sono stupito dai toni e dalle tempistiche di questo comunicato», replica, contattato dal CdT, il sindaco e responsabile del Dicastero finanze, Michele Foletti. «Da quando è stato presentato il Piano finanziario (a fine novembre 2022, ndr) non è mai stato allestito un rapporto in Gestione né c’è stata una discussione in Consiglio comunale». Entrando nel merito delle critiche mosse dal gruppo del PLR, il sindaco afferma che «come Municipio, abbiamo sempre portato avanti una politica equilibrata. Entrate e uscite non sono mai state trattate separatamente ma abbiamo sempre cercato di migliorare i conti lavorando sul concetto di fabbisogno, con una diminuzione della spesa unita a un aumento equilibrato delle entrate».
«Il tempo per presentare proposte, in questi nove mesi, c’è stato. Non ne è arrivata una, se non tutta una serie di proposte per aumentare la spesa. Noi ci siamo mossi per cercare di contenere il disavanzo d’esercizio; ma tra pandemia, guerra, tassi d’interesse positivi, inflazione aumento dei costi dell’energia nemmeno un “Mandrake” del PLR riuscirebbe a far quadrare i conti. A fine ottobre presenteremo il Preventivo e si potrà discuterne politicamente».