«A maggio EFG-BSI inizia a licenziare»

LUGANO - Nei giorni scorsi si è chiusa una fase importante per i dipendenti di EFG-BSI con l'approvazione del piano sociale. Nei primi giorni di aprile ci sarà l'integrazione legale tra i due istituti. Poi si aprirà un nuovo periodo delicato. Come spiega Natalia Ferrara, responsabile in Ticino dell'Associaione svizzera degli impiegati di banca.Sono stati mesi intensi di lavoro per la commissione del personale di BSI e l'ASIB. Che bilancio fa delle trattative fatte con EFG, soprattutto riguardo al nuovo piano sociale?«Il timore iniziale era che la nuova banca non si assumesse le stesse responsabilità che la vecchia BSI si è sempre assunta, salvo rare eccezioni, nei confronti del personale. Gli incontri iniziali, a partire da febbraio dell'anno scorso sono stati effettivamente difficili, anche perché in EFG non avevano esperienza di trattative con partner sociali e non avevano neanche una commissione del personale, costituita solo in novembre e su nostra spinta».
A un certo punto però la trattativa è decollata.«Ci sono stati avvicendamenti al tavolo delle trattative e questo ha aiutato tutti, anche gli interessi della banca».
Che cosa credete di avere ottenuto di positivo fino ad ora?«Intanto di poter discutere a margine del piano sociale anche di altri aspetti, taluni anche, di principio, di esclusiva competenza della banca. Ci siamo confrontati apertamente sull'integrazione dei due istituti, sui licenziamenti, come pure in merito al regolamento del personale».
Rimangono dunque ancora alcune variabili, ma c'è già un piano per i primi licenziamenti?«Come abbiamo spiegato una settimana fa a Lugano, Zurigo e Ginevra, a maggio verranno annunciati i primi licenziamenti: si tratterà di diverse ondate che proseguiranno fino a dicembre. La riduzione di posti di lavoro sarà di circa 100 unità in tutta la Svizzera, anche se non c'è ancora un'indicazione chiara di quanti saranno gli impieghi toccati nelle diverse sedi elvetiche».