A Mendrisio la Destra avanza anche senza la storica alleanza

La Destra a Mendrisio – seppur correndo su due «binari» diversi – avanza. È questo il dato oggettivo emerso dalle urne. La Lega ha mantenuto il proprio municipale – Daniele Caverzasio – e può contare su sei consiglieri comunali. L’UDC-UDF, dal canto suo, è entrata in Municipio con (il già presente) Massimo Cerutti e andrà ad occupare sette poltrone nel Legislativo. Rispetto al 2021, dunque, un municipale e 3 consiglieri comunali in più (13 al posto di 10).
Come scritto, però, i due schieramenti – dopo una più che trentennale alleanza – hanno deciso di correre separati. E all’UDC-UDF, a questo punto, da più parti si riconosce l’ottimo risultato ottenuto. Ringraziamenti di rito agli elettori giungono, ovviamente, dal presidente della sezione cittadina Pierluigi Pasi (eletto in Consiglio comunale): «Non solo quelli che hanno dato la preferenza alla lista UDC-UDF ma in generale a quelli che si sono espressi con il loro voto. Dico questo – ci spiega – perché purtroppo c’è stata una flessione nella partecipazione alle urne a Mendrisio (58.47%, ndr.) rispetto all’ultima tornata». In casa democentrista non si nasconde la soddisfazione per il risultato elettorale: «Abbiamo centrato gli obiettivi. Il primo – commenta Pasi – era quello di avere una significativa rappresentanza in Consiglio comunale. Ma siamo anche molto soddisfatti per avere conquistato un seggio nel Municipio». La domanda, a questo punto, si impone: la metaforica porta con affaccio sulla Lega resta aperta? «Noi baderemo certamente a trovare le alleanze adeguate per portare avanti con efficacia i temi che ci contraddistinguono e che sono gli stessi che contraddistinguono l’UDC a livello cantonale. Quindi la mia risposta è: certamente. Se vi sarà l’occasione collaboreremo anche con la Lega».
Una Lega «secondo le attese»
Oltre l’uscio c’è per l’appunta la Lega dei Ticinesi. Una Lega il cui bicchiere può essere considerato mezzo pieno oppure mezzo vuoto. Presenza in Esecutivo confermata ma «derby» con l’UDC-UDF perso di una sedia in Legislativo. Ma questa non è la lettura dei risultati che preferisce Daniele Caverzasio: «In nostro risultato è in linea con le attese, ci aspettavamo 6-7 eletti in Consiglio comunale e così è stato. Come area ci siamo consolidati», è la sua analisi. A proposito di Consiglio comunale, che tipo di collaborazioni aspettarsi? «Noi sappiamo già come ci possiamo comportare e su quali temi possiamo trovare degli alleati perché conosciamo bene gli ambiti in cui ci muoviamo. Vediamo se si riuscirà a rafforzare anche l’area di Destra, ma questo dipende anche dalle scelte degli altri». Per quanto concerne il “derby” Caverzasio relativizza: «Abbiamo fatto un seggio in meno dell’UDC-UDF ma per una manciata di schede, forse 15, ad aver influito potrebbe essere stata la nostra lista meno folta che ci ha messo più a rischio».
Quei voti dispersi
In casa liberale radicale, invece, si fa i conti con la perdita di un posto in Municipio e due in Consiglio comunale. Come interpretare questo dato? «Avere una la lista competitiva sia per l’Esecutivo che per il Legislativo, dove tra l’altra Marco Tela in un sistema maggioritario sarebbe eletto, non è stato sufficiente». Così, commenta a caldo, il presidente della sezione Giovanni Poloni. Entrando ancor più nei dettagli, per la corsa al Consiglio comunale, secondo il nostro interlocutore, hanno pesato le assenze «di Gabriele Ponti che ha deciso di concentrarsi sulla sua attività politica in Gran Consiglio e della consigliera comunale tra le più votate nel 2021 Raffaella Brenni». A tutto ciò, secondo Poloni, si aggiunge «la frammentazione dovuta a più liste presenti e un po’ di dispersione di voti: siamo stati generosi. Tutto sommato – chiosa – siamo comunque il partito più votato con 171.000 voti di lista. A tutti gli effetti, dunque, i 60 candidati al Legislativo hanno raccolto molti consensi».