A Mendrisio scatta la lotta alle «super» formiche

Si sono insediati senza chiedere e occupando anche terreni privati. Ora Mendrisio ha dichiarato loro «guerra». Tra gli ultimi invasori in ordine di tempo della nostra regione ci sono le formiche esotiche. Sono originarie della regione mediterranea (in particolare del nord Africa e del sud-ovest dell’Europa) e il loro nome scientifico è Tapinoma magnum. «Magnum» sta per grande, perché tra le loro caratteristiche principali c’è la capacità di formare delle «supercolonie» con diversi nidi collegati tra loro e milioni di formiche.
Nel capoluogo un’azione mirata per contrastare questo insetto invasivo scatterà (per la prima volta) proprio oggi. Si concentrerà nelle aree dove sono state segnalate delle colonie, la più estesa delle quali si trova in via Maderno. Lì, «l’area infestata copre una superficie di circa 80.000 metri quadrati». A fornire i dettagli è Oscar Weidmann del Dicastero ambiente e servizi urbani di Mendrisio. Oggi l’intervento promosso dalla Città, in collaborazione con il Cantone e ad opera una ditta specializzata, scatterà proprio da lì.
Gli interventi in programma tra oggi e mercoledì saranno effettuati in via Maderno a Mendrisio (oggi tra le 8 e le 17), a Rancate (mercoledì tra le 8 e le 13), in zona Campagna Adorna a Mendrisio (mercoledì tra le 13.15 e le 14.45, a Ligornetto (mercoledì dalle 15.15 alle 16.15) e nell’area del Municipio di Mendrisio (mercoledì tra le 16.30 e le 18).
Ma in cosa consistono questi interventi? «L’azione consiste in una serie di trattamenti con cadenza trisettimanale. I prodotti impiegati sono diversi e combinati tra loro per colpire la colonia su più fronti e impedire una rapida espansione», spiega ancora Weidmann. Nel dettaglio, un mix tra trattamenti a spruzzo sul perimetro delle aree infestate, l’iniezione di polvere insetticida all’interno dei nidi e l’applicazione di un gel nelle zone di passaggio delle formiche. «Si tratta di interventi ripetuti e progressivi, perché il contenimento efficace di questa specie altamente invasiva richiede costanza, monitoraggio e collaborazione tra tutti gli attori coinvolti».
Non pungono ma...
Dalle azioni di contrasto ai rischi legati alla presenza e alla diffusione di questi insetti: «Queste formiche non rappresentano un rischio sanitario diretto per le persone, poiché non pungono né trasmettono malattie. Tuttavia, la loro presenza può diventare rapidamente problematica sia a livello domestico, vista l’alto numero di individui per colonia, sia ambientale, in particolare per gli ecosistemi autoctoni – conclude il nostro interlocutore –. Questa specie forma colonie estremamente estese e molto dense, spesso con più regine, e tende a colonizzare rapidamente superfici urbane e giardini privati, entrando anche nelle abitazioni in cerca di cibo. In ambiente urbano, può causare fastidi significativi, soprattutto durante i mesi caldi, quando la loro attività è particolarmente intensa. Dal punto di vista ecologico infine, i rischi sono più rilevanti: essendo una specie esotica invasiva, la Tapinoma magnum può competere con le formiche autoctone e alterare gli equilibri degli ecosistemi locali. La sua presenza, se non contenuta, può portare alla diminuzione della biodiversità e alla disgregazione delle reti ecologiche in aree verdi, parchi e giardini».
Un altro ospite indesiderato
È definito esotico e invasivo anche un altro organismo che ha fatto capolino di recente nel capoluogo momò. Si tratta della cocciniglia dai filamenti cotonosi (Takahashia japonica), un insetto originario dell’Asia. «In questi giorni sono stati rilevati i primi casi confermati a Mendrisio», fa sapere il Comune. Si tratta di un organismo esotico invasivo che attacca numerose specie arboree ornamentali, causando l’indebolimento e il deterioramento del verde urbano. «Sebbene non rappresenti un pericolo per l’uomo o gli animali domestici, un’infestazione massiccia può arrecare gravi danni alle piante ospiti, causando il disseccamento di foglie, gemme e giovani rami», aggiunge il Comune invitando a segnalare all’indirizzo [email protected] eventuali ritrovamenti sospetti.