Valle di Muggio

A Monte lavori «invisibili» ma preziosi

È diventato realtà il progetto che mira a elevare la frazione castellana a villaggio modello – Grazie a otto interventi architettonici, per la popolazione sarà più facile incontrarsi e vivere lo spazio pubblico
©Ti-Press/Massimo Piccoli
Lidia Travaini
03.10.2022 06:00

Può sembrare paradossale, ma il desiderio degli architetti che hanno concepito questi interventi è che «tra qualche anno nessuno li noti nemmeno più, e vengano semplicemente ritenuti come appartenenti al villaggio»: parola di Rina Rolli e Tiziano Scürch, dello studioSER. Se così sarà, la Monte del futuro - questo il villaggio della Valle di Muggio protagonista del progetto - sarà una località con una comunità più unita, più intergenerazionale e più predisposta a incontrarsi. Quello che è stato presentato ufficialmente alla popolazione nel fine settimana appena conclusosi è denominato Progetto Monte e mira a far diventare la frazione castellana un villaggio per tutte le età.

Parliamo di un progetto nato ormai tre anni fa con uno studio sulle condizioni di vita delle persone anziane nelle zone periferiche, tra cui la Valle di Muggio. Uno studio sfociato in dieci raccomandazioni che hanno ottenuto un riconoscimento a livello federale, elevando Monte a «villaggio modello». È a questo punto che il Comune di Castel San Pietro ha dato un mandato allo studioSER, incaricandolo di riprendere le dieci raccomandazioni, instaurare un dialogo con la popolazione locale e studiare degli interventi architettonici su piccola scala in grado di valorizzare le componenti dinamiche, sociali, paesaggistiche e storiche di Monte.

Il circolo virtuoso

Detto, fatto. All’inizio di quest’anno sono cominciati i lavori per concretizzare otto interventi mirati in altrettante zone del paese. Interventi che, si auspica, aiuteranno le generazioni a incontrarsi e, in generale, le persone a condividere gli spazi pubblici, interni o esterni. Alcuni esempi? Una nuova pavimentazione in centro, perché, si è scoperto, quella che fino a ora sembrava solo la zona di scorrimento della strada, un tempo fungeva da piazza, e lì ci sono la bottega di paese, l’albo comunale e la fermata della posta. Un volto più dinamico e funzionale per il negozietto gestito da volontari, che non è solo«bottega», ma un vero luogo di incontro e socializzazione. Non per niente funge anche da bar dove bere un caffè e leggere il giornale. O ancora un tavolo e una zona per grigliare dove c’è il lavatoio, trasformando l’area in un luogo ideale per lo svago di gruppo. Ma anche la posa di alcuni corrimano nel centro storico. Sono elementi pensati soprattutto per gli anziani e per chiunque abbia difficoltà a deambulare, ma concepiti anche per i bambini, perché utilizzabili per giocare con le biglie, creando una così una sorta di parco giochi diffuso. «Sono certo che ispirerete altri Comuni e altre iniziative», ha detto il consigliere di Stato Raffaele De Rosa, che ha partecipato alla giornata di presentazione degli interventi alla popolazione, «che non poteva non cadere in occasione della Giornata internazionale delle persone anziane del 1. ottobre».

Ma il progetto di Monte non è finito. Perché ha avuto il pregio di innescare un circolo virtuoso coinvolgendo vari attori come l’Associazione assistenza e cura a domicilio, Progetto Genitori, Pro Juventute e altri. Coinvolgimenti che hanno già portato alla riapertura dell’asilo nido in paese, alla nascita dei «tutor di comunità» (volontari che si inseriscono nella rete sociale degli anziani per aiutarli, in modo da permetterne la vita a domicilio) e alla progettazione di un parco giochi inclusivo.