Elezioni

A Monteceneri non sarà solamente una sfida tra PLR e Lega-UDC

Il movimento di via Monte Boglia punta a strappare ai liberali la maggioranza relativa, ma occorre capire il peso politico della lista civica fondata da un suo ex, il vicesindaco Claudio Bonomi
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John Robbiani
30.01.2020 20:21

Riprendiamo il nostro viaggio attraverso il Luganese per tentare di capire cosa potrebbe accadere nei Municipi e nei Consigli comunali il prossimo 5 aprile. Dopo aver analizzato la (decisamente calda) situazione a Morcote, Vico e Melide ci spostiamo ora a nord, nell’Alto Vedeggio, concentrandoci soprattutto su Monteceneri, dove si prospetta un’elezione piena di incognite e che già nelle primissime battute di campagna elettorale ha riservato spunti interessanti. Quattro anni fa il PLR aveva ottenuto il 27,3% dei voti di scheda e aveva visto eletti il sindaco Anna Celio Cattaneo e Antonio Dal Magro. La Lega - festeggiando l’elezione del vicesindaco Claudio Bonomi e di Marco Cattani - aveva chiuso al 23,7%, con un distacco piuttosto limitato. Le elezioni del 2016 PPD avevano assicurato due seggi in Municipio anche al PPD (Matteo Oleggini e Tiziano Zucchetti), che aveva conquistato il 20, 3% delle schede, e uno all’alleanza tra socialisti e verdi (eletto Carlo Soldini), attestati al 10,7%. Ma in quattro anni diverse cose sono cambiate. Il PPD ha visto le dimissioni di Oleggini (al suo posto è entrato Andrea Daldini), mentre il vicesindaco Bonomi nel corso della legislatura ha lasciato la Lega e si è dichiarato indipendente.

Sarà l’ago della bilancia?
E proprio Bonomi, che in Comune ha un peso elettorale non indifferente, potrebbe fare la differenza in queste elezioni. Sua infatti l’idea di dar vita a una lista civica (in cui per il Municipio è candiato anche Matteo Corecco, che l’anno scorso aveva tentato l’elezione in Gran Consiglio sulla lista UDC) che potrebbe rendere più complicato il tentativo leghista di conquistare la maggioranza relativa. Lega che - alleata con l’UDC - schiera l’uscente Cattani e Devida Zanetti Gava, Massimo Nottaris, Alexandre Robert, Daniele Piccaluga, il presidente dei giovani UDC ticinesi Daniel Grumelli e Roberta Bionda. Il PLR risponde con la ricandidatura dei due uscenti (Celio Cattaneo e Dal Magro) e schierando Chiara Filippini, Matteo Della Pietra, Nicola Hunziker, Sandro Maccini e Nicola Vallarino. E anche il PPD punta chiaramente alla rielezione dei suoi uscenti (Daldini e Zucchetti). La lista azzurra è completata da Marco Caltieri, Luca Capodaglio, Letizia Ghilardi e Nicola Zanetti. E spera di rafforzarsi anche l’alleanza rossoverde che, per l’Esecutivo, schiera Carlo Soldini (uscente), «Constant» Aharh Nangbayadé, Luca Diviani, Igor Giovannini, Michele Seitz, Marco Truasch e il fondatore del MAT (il Movimento artistico ticinese) Mirko D’Urso. Le premesse per una campagna elettorale interessante ci sono tutte, in un Comune oltretutto in cui la politica è molto sentita. Fin troppo visto quanto accaduto alcuni anni fa. Nel 2014 per esempio all’intera compagine municipale (fatta eccezione dell’allora vicesindaco Aurelio Scerpella, risparmiato solo perché aveva lasciato il veicolo in garage) vennero tagliate le gomme delle auto.

Mezzovico: Canepa sarà della partita
Anche a Mezzovico-Vira una lista civica (gli Indipendenti) si lancia nella corsa per il Municipio. Quattro anni fa - con il gruppo «Per» - Francesco «Checo» Hendry ci aveva provato solo in Consiglio comunale (tre i seggi ottenuti, mentre nelle due legislature precedenti il gruppo era entrato in Municipio, prima con Roberto Canepa, poi con Romano Valeggia). Ora sarà in corsa anche per l’Esecutivo. Con lui in lista c’è Roberta Bettosini. Obbiettivo del PLR è invece chiaramente consolidare le sue posizioni (nel 2016 aveva ottenuto il 26% dei voti) e veder rieletti il sindaco Mario Canepa e Mauro Maggiulli. PLR che completa la lista con Cristina Crescenzio, Fiorenzo Ferrari e Giorgio Riberi. Il PPD, che fino a una decina di anni fa dominava in Comune, spera di superare il 21,4% ottenuto nel 2016. In lista ci sono i due uscenti (Roberto Uccelli e Manuela Galbani), Simone Caprani, Fiorenzo Roncoroni e Rocco Vincenzi. E anche la Lega (14% nel 2016) vuole crescere. In corsa c’è l’uscente Riccardo Alberti (subentrato nel 2017 a Francesco Scoglio) e Damiano Jarmorini. Chiudiamo con l’alleanza rossoverde, che per il Municipio punta tutto su Ruben Notari. Quattro anni fa il PS aveva raggiunto il 5,5% dei voti di scheda e non ottenuto seggi in Municipio.