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A Novazzano c'è una stalla da sistemare

Nonostante lo stop all’iniziativa privata per riqualificare il centro storico, il Municipio intende comunque trasformare il fienile nella Curt da Belvedé in un luogo per la comunità
© CdT/Chiara Zocchetti
Red. Mendrisio
06.11.2025 17:11

Quello della ristrutturazione e della valorizzazione della stalla con fienile nella Curt da Belvedé a Novazzano è un progetto che parte da lontano. È stato oggetto prima di una commissione ad hoc e in seguito inglobato in un’iniziativa privata, poi naufragata. Il Municipio di Novazzano non si è però scoraggiato e ha comunque deciso di dare seguito alla parte di progetto pubblico legata al recupero della stalla-fienile (lo studio di fattibilità è stato allestito dall’architetto Baldini). Un interesse che si è trasformato in un messaggio municipale con una richiesta di credito di 175.000 franchi per la progettazione definitiva per la ristrutturazione dell’oggetto storico, sempre più in condizioni precarie. Considerata la valenza storico-architettonica dell’opera, l’Esecutivo intende coinvolgere delle fondazioni che potrebbero essere interessate a intervenire finanziariamente nel progetto, così da poter poi presentare un messaggio per la progettazione definitiva. Veniamo ora alle intenzioni del Municipio, condivise nel frattempo con l’Associazione Patrimonio Novazzano.

L’obiettivo è quello di trasformare l’edificio storico in un luogo di incontro e di attività comunitarie. E l’approccio scelto è quello partecipativo, quindi con il coinvolgimento della popolazione con idee e proposte. L’opera, articolata su due livelli, potrà accogliere funzioni permanenti al piano terra (come atelier, spazi di lavoro condivisi e cucina comunitaria) e funzioni temporanee oppure pubbliche al piano superiore (come sale corsi, mostre e piccoli eventi). La volontà del Municipio di recuperare la «sua» stalla-fienile, in verità, è sempre stata chiara. Dopo lo stop definitivo all’iniziativa privata che intendeva riqualificare il centro storico del paese, l’Esecutivo aveva detto senza mezzi termini che «la stalla-fienile è di nostra proprietà e stiamo lavorando all’elaborazione di un progetto di sistemazione». Detto, fatto.

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