A Novazzano si pensa a un centro equestre con una scuderia didattica

La parola Pauzella – località sulla collina di Novazzano – da noi fa spesso rima con cavalli. Molti conoscono il centro ippico dove un tempo si svolgevano anche concorsi internazionali. Ma presto in un’area lì vicino di oltre 23.000 metri quadrati potrebbe sorgere un nuovo centro equestre. Fino al 16 novembre è infatti possibile consultare la domanda di costruzione all’Ufficio tecnico di Novazzano. La richiesta in questione è comunque per il momento limitata al Piano di quartiere PQ1 La Pauzella, preludio a un eventuale prossimo e articolato progetto.
Zona turistico-ricreativa
Attualmente l’area è un grande prato che, come ci spiega il capotecnico Maurizio Gazzoli, risulta essere in Zona turistico-ricreativa con piano di quartiere obbligatorio. La possibilità di costruire quindi è data. Proprietaria è la Horse Stables SA di Lugano che già nel 2012 aveva inoltrato una domanda di costruzione per un grande centro equestre di ben 22 milioni di franchi che però non è andato in porto. Stavolta il progetto dovrebbe aggirarsi attorno agli 8 milioni.
Il preludio
Come accennato all’inizio, non siamo ancora a livello di domanda di costruzione, nel vero senso del concetto. L’obiettivo è che venga approvata la proposta di Piano di quartiere che farà il suo iter «normale» passando dai competenti uffici cantonali per un preavviso e infine dal Municipio per l’esame finale. In caso di approvazione, la Horse Stables SA potrà decidere il da farsi, come ad esempio presentare una «vera» domanda di costruzione che potrebbe anche variare rispetto a quanto ipotizzato oggi.
Infatti a Bellinzona è stata inviata anche una prima relazione tecnica generale allestita da uno studio specializzato nella materia, l’o.p.architettura di Bondeno in Provincia di Ferrara, in collaborazione con Ferrari architetti di Mendrisio.
Formazione scolastica
Gli intenti alla base del progetto sono di due generi. In primo luogo la costruzione di quello che viene definito Centro equestre etologico, «ossia votato al rispetto delle esigenze comportamentali dei cavalli ospitati in un ambiente che garantisca loro il miglior benessere possibile con accorgimenti all’avanguardia» si legge nella relazione. In seconda battuta, ma non meno importante, si situa la volontà di creare un percorso didattico per il settore scolastico primario «che permetta l’insegnamento del corretto approccio etico uomo-animale per le nuove generazioni». Si tratterebbe di una sorta di scuderia didattica per bambini dai 6 agli 11 anni.
Due sono i volumi principali dell’intervento, costituiti da un lungo corpo a un piano per ospitare i servizi specifici di scuderia e le aree di servizio e da un volume più alto del campo coperto per le attività di equitazione. Non mancheranno poi campo esterno, spazi esterni d’accoglienza, nove posteggi, due miniappartamenti, scuderia con 14 box etologici, area didattica con mescita, concimaia, paddock e piscina.
Nel paesaggio
I progettisti hanno tenuto conto anche degli aspetti naturalistici: «Il progetto architettonico parte da una base di attenta lettura del contesto e di inserimento rispettoso nell’area naturale circostante di valore paesaggistico. Ampio spazio è dato all’integrazione tra l’Architettura e il luogo, con largo utilizzo di materiali sostenibili: in primo luogo il legno lamellare di larice nelle ampie facciate, sovrapposto spesso al vetro per offrire permeabilità nei punti strategici. Una combinazione che si lega alla qualità compositiva dell’intervento in grado di garantire una lettura del carattere specifico dell’ambiente circostante mediante il progetto costruito».