Luganese

A rischio 50 posti di lavoro alla Südpack di Bioggio

L’azienda è confrontata con «un insufficiente sfruttamento delle capacità produttive» – Aperta una consultazione Paolo Coppi (OCST): «Incontreremo il personale» –Il sindaco Eolo Alberti: «Non abbiamo indicazioni di uno smantellamento»
©Fiorenzo Maffi
Nico Nonella
09.11.2023 16:03

La notizia è arrivata come una doccia fredda, anche se all’interno dell’azienda il sentore che qualcosa non andasse c’era. Tanto che da diversi mesi era in vigore l’orario ridotto. Poi, ieri pomeriggio ecco arrivare la conferma che tutti temevano: allo stabilimento Südpack di Bioggio sono a rischio cinquanta posti di lavoro. A comunicarlo, in una nota stampa inviata in redazione, è stata la stessa azienda, il cui stabilimento luganese impiega attualmente 139 persone. I possibili tagli toccherebbero quindi quasi un terzo della forza lavoro. Ma come si è arrivati a questo (possibile) scenario? La Südpack spiega di aver registrato «un insufficiente sfruttamento delle capacità produttive» negli ultimi anni. Lo stesso è principalmente dovuto alla «crescente predilezione della stampa flessografica rispetto alla stampa rotocalco nei mercati di riferimento del Gruppo Südpack». Oltre all’erosione di mercato, lo stabilimento di Bioggio è confrontato con una forte concorrenza estera e con crescenti costi energetici».

La riorganizzazione

L’azienda, stando a quanto si legge nel comunicato, ha cercato di invertire la tendenza ma «le diverse misure adottate al fine di acquisire nuovi mercati per i prodotti dello stabilimento di Bioggio non hanno purtroppo finora ottenuto il successo auspicato. Diversamente dalle prospettive commerciali di inizio anno, attualmente si prevede che l’insufficiente utilizzo delle capacità produttive dello stabi-limento di Bioggio perdurerà nel tempo». In particolare, la direzione dell’azienda prevede per il 2024 «un ulteriore spostamento dalla stampa rotocalco a quella flessografica nei principali mercati di rife-rimento, ciò che comporterà un calo delle vendite».

Negli ultimi dodici mesi Südpack «ha profuso ogni sforzo per contrastare la delicata situazione di mercato. Le prospettive per gli anni a venire impongono ora una riorganizzazione aziendale, essenzialmente volta a adeguare le capacità produttive al volume delle ordinazioni, così da evitare una sistematica generazione di ulteriori grosse perdite». In questo contesto Südpack sta appunto valutando la riduzione del proprio organico dello stabilimento di Bioggio di circa 50 unità. Tuttavia, prima che una decisione definitiva venga presa, la direzione conferma di aver avviato le consultazioni con i dipendenti «per valutare eventuali proposte mirate a evitare i licenziamenti, limitarne il numero o attenuarne le conseguenze».

Varie opzioni sul tavolo

«Siamo stati informati dalla direzione giovedì mattina», ci conferma il sindacalista dell’OCST Paolo Coppi. «Già nelle scorse settimane diversi dipendenti si sono rivolti a noi perché avevano capito che qualcosa non andava. La consultazione durerà fino al 24 novembre e la prossima settimana incontreremo il personale per valutare come ridurre l’impatto di questi possibili licenziamenti». Ad oggi è presto per trarre conclusioni, ma le opzioni sul tavolo ci sono: prepensionamenti, riduzioni dell’orario di lavoro, un incentivo da parte dell’azienda alle uscite oppure alla riqualifica professionale.

Incontro in vista

Da noi raggiunto per una reazione, il sindaco di Bioggio Eolo Alberti si è detto sorpreso e dispiaciuto della notizia. «Oltre all’importanza della Südpack per il comune, l’azienda svolge un’attività molto particolare e di alta qualità, impiegando lavoratori molto specializzati». Per quanto riguarda la presenza dell’impresa nel Luganese il sindaco conferma che «non abbiamo indicazioni di un suo smantellamento» più ampio. In ogni caso, il Municipio ha già in agenda degli incontri con le principali realtà economiche del territorio e a breve si confronterà anche con la direzione della Südpack.

Il precedente

Nel 2015 sempre il sindacato OCST si era mobilitato in favore di sei operai licenziati dall’azienda di Bioggio. Invano. Le trattative non avavevano sbloccato la situazione e i sei impiegati avevano perso il lavoro.