Luganese

A Sorengo si lavora al rilancio della Cisterna (con un nuovo edificio)

Per il futuro dell’ex centro sportivo del Credit Suisse il Municipio pensa alla realizzazione di uno stabile di due piani a disposizione di associazioni e di attività d’interesse pubblico che ne garantiscano la sostenibilità finanziaria
©Gabriele Putzu
Federico Storni
06.05.2025 06:00

Digerito l’acquisto dell’area ed effettuate le dovute riflessioni, il Municipio di Sorengo ieri ha di fatto presentato la sua idea per il futuro dell’ex centro sportivo del Credit Suisse detto «Cisterna». E il futuro parla di «nuovi contenuti pubblici (o dalla valenza pubblica) per garantirne una nuova fruizione pubblica». Al centro del progetto la possibilità di costruire un nuovo edificio di due piani (venti metri per trenta di lato) che ospiterà, appunto, questi contenuti «a vocazione pubblica». L’intera operazione richiederebbe un investimento fra i 4,6 e i 6,8 milioni di franchi (ma si tratta di una prima valutazione piuttosto teorica).

Prima la variante pianificatoria

Niente di tutto quanto diremo è al momento scritto nella pietra. L’intenzione del Municipio è confluita in una variante di Piano regolatore - in pubblicazione appunto da ieri - che è base necessaria in qualsiasi progetto di rilancio dell’area per superare l’attuale e ormai inadeguato assetto pianificatorio. Variante che dovrà prima incassare l’ok cantonale e poi essere discussa in Consiglio comunale. Negli scorsi mesi l’Esecutivo aveva comunque invitato le associazioni e gli Enti attivi nei dintorni a farsi avanti qualora avessero delle idee per l’uso futuro dell’area, che peraltro è tornata a essere occasionalmente usata dopo essere stata ripulita dalla vegetazione, ad esempio per presentare alla popolazione lo scorso ottobre la fine dei lavori nel contiguo Bosco del Colle; lavori che ne hanno valorizzato la funzione di svago.

La variante pianificatoria, si legge nella documentazione, getta le basi che permetteranno di ospitare nell’area della Cisterna «attrezzature ed edifici di interesse pubblico che hanno lo scopo di promuovere e garantire lo svolgimento di attività culturali, sociali, ricreative e legate al tempo libero e allo sport. Sono ammessi anche piccoli atelier con possibilità di spazi di vendita legati all’attività in loco. Entro i suoi limiti possono essere svolte attività di interesse pubblico o a sostegno di esse che ne garantiscano la sostenibilità sia finanziaria che funzionale». A mo’ di esempio al proposito, il Comune cita attività di formazione continua per adulti, ambulatori per attività mediche o paramediche, e palestre. È esclusa invece la residenza, salvo venga codificata la figura del custode.

Tali attività troverebbero spazio soprattutto nel nuovo edificio (tecnicamente una sopraelevazione di una struttura sotterranea esistente, dove orasi trova lo specchio d’acqua) la cui costruzione sarà in ogni caso demandata a una procedura edilizia. La variante rende inoltre possibile realizzare una copertura che colleghi i due grottini già esistenti, che saranno da ristrutturare al pari dell’ampia tettoia. Quattro alberi esistenti verranno inoltre «tutelati».

«La riqualificazione dell’area - riassume l’Esecutivo - rappresenta un investimento per il futuro di Sorengo. Aumenterà l’offerta di servizi pubblici, stimolerà l’economia locale e potrà attrarre nuovi investimenti. In questo modo, si crea un circolo virtuoso che sarà a beneficio dell’intera collettività».

Discussione apparecchiata

In altre parole, la discussione politica sul futuro della Cisterna è apparecchiata. Solo il tempo dirà se questo tentativo di rilancio sarà quello buono dopo i diversi fallimenti seguiti alla cessione del centro a privati da parte di Credit Suisse. Erano stati proprio questi guai a permettere al Comune di incamerare a inizio 2023 l’area tramite trattativa privata con l’Ufficio fallimenti di Lugano (e con l’accordo dei creditori della SA che deteneva i terreni) per 1,6 milioni di franchi, a fronte di un valore di stima di 2,1.

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