Luganese

Abusi sulla figlia adottiva, negate le misure sostitutive

L'uomo è stato condannato in prima istanza l’11 marzo scorso a 12 anni di carcere – C’è un rischio di fuga
Red. Lugano
23.05.2025 21:45

L’uomo condannato in prima istanza l’11 marzo scorso a 12 anni di carcere per aver abusato sessualmente per oltre un decennio della figlia adottiva si è visto negare dal Tribunale federale la possibilità di godere di misure sostitutive alla carcerazione in vista del processo d’Appello.

La richiesta del 67.enne, rappresentato dall’avvocato Matteo Genovini, nasceva anche dal fatto che - dopo tre mesi di carcere preventivo a inizio 2024 - aveva già potuto beneficiare di tali misure sostitutive in attesa del processo (fra di esse: il divieto di avvicinarsi o contattare la vittima e quello di lasciare la Svizzera). L’uomo era poi stato arrestato immediatamente dopo la lettura della sentenza.

Come notato anche dal Tribunale federale, la richiesta è stata respinta soprattutto perché «con l’emanazione della pena detentiva la situazione personale del ricorrente è radicalmente mutata», e questo benché egli chieda di essere prosciolto «da gran parte dei reati». C’è, insomma, un rischio di fuga.

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