ACB, puoi festeggiare: eccoti la licenza

L'avevamo anticipato ieri mattina, online, riferendo che il lieto fine era lì, a portata di mano, dopo aver temuto il peggio (sportivamente parlando). E la sorpresa - perché, per certi versi, tale va considerata - si è materializzata. L'Associazione calcio Bellinzona (ACB) ha ricevuto la licenza per poter giocare anche il prossimo campionato in Challenge League. La comunicazione è giunta ieri in tarda serata ai vertici del club.
La speciale Commissione ha dunque dato seguito al preavviso favorevole dell'Autorità di ricorso, secondo la quale la documentazione prodotta dal patron Pablo Bentancur testimonia la solidità finanziaria della società fondata nel 1904. Ci ha messo qualche ora in più, il consesso, per deliberare, ma il termine alla fine è stato rispettato. Per fortuna l'attesa, seppur snervante, è valsa la pena.
Questa è indubbiamente la vittoria del manager peruviano, il quale ha rischiato tutto. Ad esempio non facendo pervenire, entro lunedì a mezzogiorno, alla Commissione di ricorso, la garanzia bancaria supplementare di 500.000 franchi in aggiunta al milione già messo. Ora, per lui ed il figlio Pablito (amministratore unico della SA), è tempo di festeggiare.
Ma non troppo. Perché se è vero che la famiglia vuole vendere il club - e stavolta pare davvero convinta -, allora l'affare con uno dei tre gruppi che si sono profilati nelle ultime settimane (da Zurigo, dalla Spagna e da Dubai) va concluso in fretta.
Il campionato 2025-2026 è dietro l'angolo. C'è una squadra da plasmare; molti giocatori sono in scadenza di contratto. La rosa andrà abbondantemente rinnovata. Mister Sannino rimarrà? I nuovi acquirenti o lo stesso Bentancur (se decidesse, chissà, di restare) devono mettersi subito al lavoro. Non c'è tempo da perdere. La vittoria più importante è stata ottenuta. Adesso non bisogna però dormire sugli allori e cercare, altresì, di ricucire lo strappo sia con la Città sia con la frangia più ribelle dei tifosi. Ma prima si festeggia, eccome se si festeggia.