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Accoltellato dal figlio adottivo a Luino: la vittima è un 57.enne di Lugano

L'uomo si sarebbe recato con i due figli dalla ex moglie per trascorrere una domenica insieme: la donna, avvocatessa di Lugano, è stata soccorsa in stato di shock in seguito al fatto di sangue - Il giovane era già stato arrestato nel 2019
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Red. Online
07.07.2025 08:28

È un ticinese di 57 anni la vittima dell'omicidio consumatosi poco prima delle 20 di ieri a Luino, in provincia di Varese. Lo riportano i media locali, spiegando che l'uomo era residente a Lugano con i due figli adottivi, entrambi maggiorenni. Il 57.enne ticinese lavorava per una importante società di consulenza assicurativa svizzera.

Uno dei due, un 25.enne, lo ha accoltellato a morte con un coltello da cucina per poi allontanarsi dall'abitazione. I carabinieri della compagnia di Luino e del Reparto di Varese lo hanno bloccato poco dopo a qualche centinaia di metri dal luogo dell'omicidio. Il ragazzo è stato portato in caserma e con ogni probabilità sarà destinatario di un provvedimento di arresto.

Nell'abitazione in cui si è consumato il fatto di sangue, in una palazzina di via Vittorio Veneto, vive la madre dei giovani, ex moglie della vittima. La donna, 58 anni, secondo la Prealpina è una nota avvocata a Lugano, specializzata nella tutela dei rifugiati, che da poco si era trasferita in quell’appartamento di Luino. La coppia, riporta il Giorno, si era separata e padre e figli erano andati a trovarla per trascorrere una domenica insieme. Tra padre e figlio sarebbe scoppiata una furiosa lite culminata nell'accoltellamento. I motivi dell'alterco e il successivo omicidio non sono ancora noti. Stando alle prime ricostruzioni, il 25.ennne avrebbe utilizzato un'arma trovata nell'abitazione, presumibilmente un coltello da cucina. Quando i soccorritori del 118 sono arrivati, con ambulanza e automedica, per l’uomo non c’era già più nulla da fare. È morto prima ancora di essere caricato sull’ambulanza.

La madre dei due ragazzi, sotto shock per quanto avvenuto, è stata soccorsa dai sanitari e portata in ospedale a causa di un malore, ma le sue condizioni non dovrebbero destare preoccupazioni. Mentre il fratello del 25.enne sarebbe intervenuto in difesa del padre ingaggiando un corpo a corpo con il fratello nel tentativo di bloccarlo.

Nelle prossime ore madre e fratello, testimoni diretti dell'accaduto, saranno sentiti dagli inquirenti. A quel punto la matassa potrebbe dipanarsi e, quanto meno, dovrebbero emergere i motivi scatenanti del litigio finito in tragedia.

Secondo la Prealpina, il 25.enne era rimasto coinvolto nel 2019 in un’indagine della Digos sugli anarchici che diedero vita a una guerriglia durante una manifestazione di protesta contro lo sgombero di un centro sociale. In quella occasione per lui erano scattate le manette. Negli scorsi anni, il ragazzo era stato più volte oggetto di avvisi di scomparsa in Ticino.