Accusato di stupro, nega tutto

CASTELROTTO - Rischia una condanna a 4 anni e sei mesi (tutti da scontare) l'uomo accusato di aver violentato - la sera del 13 marzo 2013 a Castelrotto - una giovane paziente del reparto di psichiatria dell'Ospedale Malcantonese. Domani alle 10.30 il giudice Amos Pagnamenta pronuncerà la sentenza e si saprà dunque se l'imputato - un pizzaiolo 48.enne di origini calabresi, residente a Luino - sarà stato giudicato colpevole (come sostenuto dal procuratore pubblico Zaccaria Akbas) o assolutamente innocente (come invece ha tentato di dimostrare ieri in aula l'avvocato difensore Alain Susin).
Secondo l'accusa l'imputato si sarebbe presentato in ospedale con una bottiglia di vodka e avrebbe invitato la giovane, dopo averla fatta ubriacare, a fare un giro all'esterno della clinica (guidando l'automobile fino a un luogo discosto) e, a quel punto, la avrebbe costretta ad avere un rapporto sessuale. Per la difesa invece la donna si sarebbe inventata tutto. «C'è stato un rapporto, sì, ma era consenziente. È stata lei a cercarlo e a raccontargli cose intime. In più il mio cliente non doveva per forza sapere che era ricoverata in psichiatria».