Acqua per orti e piscine a Mendrisio? Risparmiare più che si può

In queste ore sembra che la situazione sia tornata a una certa normalità in Svizzera. Ma ora si contano i danni dovuti al maltempo e alle esondazioni di fiumi e laghi in diversi cantoni del nostro Paese. Si parla di 450 milioni di franchi a carico delle assicurazioni. Anche la situazione a Sud delle Alpi è stata allarmante, ma oggi il peggio è decisamente passato. Diversi fiumi e riali sono fuoriusciti dagli argini e hanno riversato acqua e fango su strade e abitati. Forse non sarà un record ma negli scorsi giorni è arrivata talmente tanta acqua da fare paura. Eppure in Ticino alcune amministrazioni comunali sono arrivate e raccomandare un uso parsimonioso dell’acqua potabile in quanto i pozzi e le falde mostrano una carenza d’acqua. Ma come è possibile? Che i responsabili abbiano preso un abbaglio? Proprio no, infatti Mendrisio, ad esempio, non ha ancora fatto marcia indietro sulle raccomandazioni per un uso moderato dell’acqua. Anzi, probabilmente saranno valide per tutta l’estate, soprattutto se continuerà il gran caldo di questi giorni.
Piogge insufficienti
«Il maltempo c’è stato anche da noi. Ma è stato più il vento a creare problemi che la caduta di pioggia. A sud del ponte diga non ne è infatti arrivata molta, a differenza di quanto visto in altri distretti del cantone. Insomma, non ha piovuto abbastanza per alzare i livelli di falde e pozzi» ci dice Gabriele Gianolli, direttore delle Aziende industriali di Mendrisio (AIM). Egli ci porta come esempio le sorgenti del Paolaccio che erogano circa 40 litri al secondo, quando normalmente si arriva oltre quota 100. «Non siamo ancora a livelli di allarme ma è bene agire per tempo a livello informativo nei confronti della popolazione. E in effetti sul sito interne del Comune di Mendrisio figura ancora in bella vista una pagina dedicata a una serie di raccomandazioni per un uso parsimonioso dell’acqua potabile.
Pressante invito
Come ci dice Gianolli, per il momento si tratta di raccomandazioni, di un pressante invito, non certo di un’imposizione. La popolazione viene quindi esortata a limitare al minimo indispensabile l’irrigazione di orti, giardini, prati e impianti sportivi; sospendere il lavaggio di piazzali e autovetture; evitare il riempimento e il ricambio frequente dell’acqua delle piscine; contattare comunque preventivamente le AIM per ogni riempimento delle vasche; non sprecare l’acqua potabile in nessuna attività non indispensabile.
Le AIM aggiungono che «un aiuto alla diminuzione degli sprechi e delle punte di consumo dell’acquedotto può essere messo in atto irrigando il minimo indispensabile a giorni pari o dispari, ad esempio come il vostro numero civico. Si conta sul senso di responsabilità di ogni utente e si ringrazia per la collaborazione».
Solo per scopi primari
Gianolli conta molto proprio sulla collaborazione da parte degli utenti: «La gente deve capire che i consumi devono avvenire solo per scopi primari, non per altre necessità. Capisco che questo gran caldo possa essere molto fastidioso. Probabilmente i consumi di acqua aumenteranno ma conto veramente sul senso di responsabilità delle persone».
Come scritto all’inizio, quelle diramate dalle autorità comunali sono per il momento raccomandazioni ma non è escluso che nelle prossima settimane certe misure possano diventare obbligatorie. «Speriamo di no, anche se il nostro regolamento consente di arrivare a simili imposizioni. Sarebbe spiacevole per tutti» conclude Gianolli.
Nuovo pozzo
Per ovviare alla cronica carenza d’acqua a Mendrisio, le AIM stanno scavando un nuovo pozzo ai Prati Maggi, nella zona di San Martino. Il cantiere è ben visibile e, stando al direttore Gabriele Gianolli, il pozzo dovrebbe essere in funzione nei primi mesi dell’anno prossimo. Il lavoro non si presenta comunque molto agevole in quanto la falda è parecchio profonda. Il tutto nella prospettiva di veder realizzato il tanto atteso acquedotto regionale che risolverà tutti i problemi di approvvigionamento di acqua della nostra regione.