La sfida

Ad Ascona chi si siederà sulla poltrona di sindaco?

Faccia a faccia, in vista del 12 maggio, tra l'outsider Giorgio Gilardi del PLR, che lo scorso 14 aprile è stato il più votato, e lo sfidante del Centro Maurizio Checchi
Il 66.enne sindaco ad interim di Ascona Giorgio Gilardi, del PLR, con Maurizio Checchi (53), del Centro e oggi vicesindaco. © CdT/Gabriele Putzu

Il Comune di Ascona avrà un sindaco del Centro (ex PPD), dopo che per anni la poltrona «più ambita» sembrava una certezza in mano al PLR? Il 12 maggio ci sarà la resa dei conti: il vicesindaco uscente Maurizio Checchi lancia il guanto di sfida a Giorgio Gilardi, l’«outsider» che mette piede per la prima volta nell’Esecutivo e che, all’appuntamento di aprile, aveva raccolto più voti di qualsiasi altro candidato. Ecco un confronto delle due personalità, tra progetti e priorità del Borgo locarnese.

Perché il prossimo 12 maggio gli elettori di Ascona dovrebbero votare lei quale nuovo sindaco?

CHECCHI Perché posso dare continuità ai progetti prioritari e anche a quelli secondari visto che sono il vice sindaco uscente, a cui il precedente Municipio ha dato piena fiducia. D’altra parte, il recente risultato elettorale è un segno di apprezzamento chiaro e sono grato di ciò agli asconesi.

GILARDI 44 anni nelle scuole comunali, un impegno costante nelle società culturali e sportive mi hanno permesso di conoscere il territorio e i bisogni di Ascona. La carica di sindaco richiede molto tempo (lo sto sperimentando in questi giorni) e presenza in Municipio. Io ho la fortuna di avere tutto il tempo necessario per dedicarmi al 100% a questa funzione. Non dimentichiamo poi che, il 14 aprile, gli asconesi mi hanno voluto Sindaco di quindicina riponendo in me la loro fiducia.

L’esperienza nella politica attiva per assumere questa carica...

CHECCHI È essenziale. Non si può improvvisare né dipendere esclusivamente dall’amministrazione comunale. Al di là della bravura e dell’impegno che uno può avere, questo è un classico ruolo dove l’esperienza in Municipio conta e può fare la differenza.

GILARDI Durante i 25 anni di direzione delle scuole, ho maturato l’esperienza politica nella gestione dell’Istituto scolastico, nell’ implementazione delle riforme e dei servizi parascolastici e di numerosi progetti innovativi, lavorando quotidianamente a stretto contatto con gli altri capi servizi, con i municipali e con l’amministrazione che conosco in modo capillare. Sono stati 25 anni di progetti costruiti per la gente assieme al Municipio.

Quali sono le sue caratteristiche che ben si attagliano con la figura di «primus inter pares» del Municipio?

CHECCHI Socievole, rispettoso dell’opinione altrui, pronto al dialogo e costruttore di ponti. Da amante della musica sono sempre pronto a dare il ritmo al lavoro in Municipio.

GILARDI Chi mi conosce vede in me una persona solare, pacata, sensibile, vicina alla gente, con capacità di ascolto, di mediazione e voglia di costruire assieme. Poi ci sono i valori in cui credo molto: rispetto, onestà intellettuale, coerenza, sincerità e correttezza.

Quali sono qualità e difetti del suo «avversario»?

CHECCHI Faccio fatica a dire cose negative di un collega e quindi mi attengo ai fatti. Lui non è mai stato in Municipio ed ha lavorato esclusivamente in ambito scolastico. È altrettando fattuale che è una persona capace e stimata da molti asconesi.

GILARDI È una persona con la quale ho sempre avuto buoni rapporti; i difetti, li lascio giudicare agli altri.

Questione schede elettorali distrutte (che potenzialmente potrebbero anche modificare l’esito di quanto scaturito dalle urne nel primo turno dello scorso14 aprile): che parere si è fatto di quanto accaduto? Il Municipio prenderà posizione?

CHECCHI Si tratta di una situazione deplorevole che va presa sul serio. Ne va della credibilità delle istituzioni e della fiducia dei cittadini. Ci sono due ricorsi pendenti e non si può far finta di nulla. Altrimenti i cittadini non credono più in noi. Per me la trasparenza è essenziale.

GILARDI Stiamo attendendo che il Tribunale ci intimi i ricorsi e metta in atto quelle procedure formali che ritiene di applicare. Per il momento non spetta al Municipio prendere posizioni in merito in quanto non di sua competenza. Ora è prioritario che il Municipio continui a lavorare per il bene di Ascona in modo sereno senza farsi troppo distrarre da questi fatti.