Ticino

Addio a Diego Lissi, gentiluomo dell’ospitalità

Imprenditore visionario, ha trasformato il Belvedere di Locarno in un punto di riferimento per il turismo e la cultura ticinese
Mattia Sacchi
09.11.2025 15:00

È scomparso nei giorni scorsi Diego Giuseppe Leone Lissi, figura di spicco dell’imprenditoria ticinese e protagonista di una stagione di rinascita per l’hôtellerie del Locarnese. Con l’acquisto, venticinque anni fa, dello storico Hotel Belvedere Locarno, Lissi seppe unire alla competenza gestionale una rara sensibilità umana e culturale, restituendo nuova vita a una delle strutture più emblematiche del territorio.

Sotto la sua guida, il Belvedere tornò a essere un simbolo di accoglienza e qualità, aperto tutto l’anno e fortemente radicato nella città. Lissi fu tra i primi imprenditori alberghieri in Ticino a introdurre una visione sostenibile del turismo: credette nella destagionalizzazione e nella formazione del personale, creando occupazione stabile e un ambiente di lavoro fondato sul rispetto e sulla fiducia.

Il suo impegno andò ben oltre la gestione alberghiera. Grande appassionato d’arte, Lissi costruì nel tempo una collezione di opere di artisti ticinesi e svizzeri, esposte nelle sale e nei giardini dell’hotel, convinto che la bellezza fosse parte integrante dell’ospitalità. Allo stesso modo, volle che il Belvedere diventasse Hotel Partner del Locarno Film Festival, accogliendo ogni anno registi, attori e professionisti del cinema da tutto il mondo.

Con il ristorante La Fontana, insignito di 14 punti Gault&Millau, e con la recente creazione del centro benessere Oasi Belvedere, Lissi aveva saputo integrare tradizione e innovazione, restando sempre fedele al suo principio più semplice: far sentire ogni ospite «a casa, anche lontano da casa».

Uomo di misura e di visione, lascia un’impronta profonda nel panorama dell’ospitalità ticinese. L’hotel, tuttora gestito dalla sua famiglia, continua il percorso da lui tracciato: un equilibrio di radici, cultura e futuro, costruito giorno per giorno con la stessa dedizione che fu la cifra del suo lavoro.

In questo articolo: