Addio ad Alcide Bernasconi, storica penna del Corriere del Ticino

Il mondo dell'hockey ticinese, oggi, è in lacrime. Ha perso una delle sue voci più autorevoli e rispettate. Sì è spento Alcide Bernasconi, storico pilastro del Corriere del Ticino, un giornalista che ha saputo raccontare le sfide più accese tra Lugano e Ambrì Piotta con un equilibrio e una competenza che lo hanno reso un maestro per intere generazioni di cronisti.
Per Alcide, infatti, il derby non era solo una partita; era il racconto di un’identità cantonale divisa tra due piste, due filosofie e mille passioni. Che si trovasse sotto le volte della Resega, oggi Cornèr Arena, o nel freddo pungente della Valascia, la sua priorità era sempre la stessa: il rispetto per il gioco e per il lettore.
È stato un testimone d'eccezione degli anni d'oro dell'hockey ticinese. Appassionato di musica country, uomo di cultura a 360 gradi, è entrato giovanissimo al Corriere. Ha descritto le battaglie più epiche sui pattini, mantenendo però sempre quel suo stile lucido e profondamente onesto. Non cercava lo scontro verbale; cercava la verità del ghiaccio. E amava profondamente i giochi di parole.
Nelle sale stampa, Alcide era la figura a cui tutti guardavano con deferenza. Non importava quanto la partita fosse stata tesa: il suo commento sul Corriere era la parola definitiva, quella che riportava la calma e l’analisi tecnica sopra le urla del tifo.
Sapeva essere critico senza mai essere offensivo, e lodava il talento senza cadere nell'adulazione. Per lui, seguire il Lugano e l’Ambrì era una missione di precisione: sapeva che ogni parola pesava come un disco in rete e non ne sprecava mai una.
Oggi la Cornèr Arena e la nuova Gottardo Arena sono un po’ più silenziose. E tristi. Ci mancheranno quella sua capacità di leggere i cambi di linea, le strategie di coach leggendari e, soprattutto, quel garbo infinito che lo portava a dialogare con la stessa naturalezza con il giovane esordiente e con il presidente del club.
Alcide Bernasconi ha dimostrato che si può essere cronisti di parte solo in un senso: dalla parte del buon giornalismo. Il suo ricordo resterà vivo ogni volta che il disco toccherà il ghiaccio e ogni volta che un lettore cercherà, tra le pagine del giornale, la verità di una partita.
Alcide Bernasconi era nato il 16 aprile 1945. Ha iniziato l'attività al CdT il 1. gennaio 1968 alla redazione Sport, nel 1994 sotto la guida dell'allora direttore Sergio Caratti è stato nominato capo-servizio. Nel 2007 è passato al prepensionamento, ma ha continuato a collaborare come esterno sia per il settore Sport che per Lugano. La sua rubrica era intitolata Il giro della Lüzina.
