Cardada

Addio allo scilift in Vegnasca, ma l’inverno è sempre caldo

Ormai abbandonate le stagioni sugli sci, è stata pubblicata la domanda per demolire l’impianto di risalita – Aumentano però i visitatori che si dilettano in attività come passeggiate con le racchette o escursioni in mountainbike
La montagna locarnese è frequentata in ogni stagione. © CIT
Luca Pelloni
14.08.2021 06:00

I cambiamenti climatici – ne sono un’ultima testimonianza i recenti disastri che hanno colpito un po’ tutta l’Europa – si ripercuotono inevitabilmente anche sul Locarnese. Una questione, o forse sarebbe meglio definirlo un problema, che, però, se affrontata con il giusto piglio può anche offrire delle opportunità.
Così, ormai già da qualche anno, a Cardada si è scelto di abbandonare la stagione sugli sci. Di riflesso, in questi giorni, sul Foglio ufficiale è apparsa la domanda di costruzione per lo smantellamento dell’impianto skilift Vegnasca-Cimetta. «Già quelle più grandi e blasonate hanno le loro difficoltà. Mantenere in esercizio una stazione invernale come la nostra, con i relativi costi legati agli impianti e al personale, si era dunque fatto troppo dispendioso. Soprattutto negli inverni scarsamente innevati non si riuscivano più a coprire i costi», spiega il direttore della Cardada impianti turistici, Luca Jardini.

L’inverno sempre meglio
Ma non è tutto. A proposito di cambiamento, a influire è stato anche quello delle abitudini dei locarnesi, cui la stazione di Cardada-Cimetta di rivolgeva in particolare. Un cambiamento che ha investito in sostanza l’insieme degli avventori della montagna locarnese. «Nelle ultime tre stagioni invernali s’è registrata una virata verso le passeggiate con le racchette, il parco per le slitte, il parapendio e anche, appunto in assenza di neve, verso la mountainbike», continua Jardini. Il tutto condito e avvalorato dai panorami mozzafiato che l’area di Cardada-Cimetta può offrire nelle giornate di bel tempo, che d’inverno tendono anche ad essere particolarmente limpide. «Insomma, la montagna, senza la predominanza dello sci, sembra addirittura fornire maggiori opportunità», sottolinea dunque il nostro interlocutore. Tanto da aver registrato, appunto negli ultimi tre anni, addirittura un aumento dei passaggi sulla funivia che parte da Orselina. E questo malgrado situazioni di semi-lockdown, come a inizio 2021, che non permettevano di aprire le terrazze dei vari punti di ristoro.

Turisti in casa propria
Naturalmente lo smantellamento degli impianti di risalita della Vegnasca non sarà gratuito. Basti pensare alla necessità di affidarsi all’ausilio degli elicotteri per sgomberare il materiale. «Vogliamo ripulire e ordinare l’area di Cimetta proprio per rendere il tutto ancor più appetibile per le altre attività. È uno sforzo economico, ma non possiamo lasciare sul posto impianti in disuso che si trasformerebbero col tempo in ferraglia», spiega ancora il direttore. «Essendo costantemente aperti, inoltre, diventiamo sempre più appetibili nell’ambito dei pacchetti turistici». L’offerta, in effetti, è assai ampia. Si può visitare Cardada-Cimetta a partire dal mattino e poi, nel pomeriggio, dedicarsi ad altro. Come un salto al Lido o ai Termali Salini. E dal 16 agosto, inoltre, verrà riproposta l’azione Vivi il tuo Ticino (www.viviiltuoticino.ch), come l’anno corso in una collaborazione tra Dipartimento finanze ed economia, BancaStato e l’Agenzia turistica ticinese. «E queste peculiarità non sono appannaggio esclusivo degli ospiti. Anche i locarnesi e i ticinesi hanno l’opportunità di fare i turisti in casa propria». Cosa che, come si diceva, sta entrando nelle abitudini locali.

Aumento del 30%
Intanto la stagione della funivia «sta andando molto bene». Si registra un aumento dei passaggi del 30% rispetto al 2019, l’anno di riferimento poiché precedente alla pandemia. Anche il 2020, per dirla tutta, se l’era comunque cavata egregiamente, malgrado il lockdown dei primi mesi. «Abbiamo già superato i 100.000 passaggi», conclude Luca Jardini. «Una cifra che solitamente non raggiungevamo prima di settembre».

Burattini al boschetto
Intanto, proprio da Cardada inizierà domani il 23. festival internazionale Il castello incantato, promosso da Teatro dei Fauni. L’evento, in collaborazione con la Pro locale e la CIT, che per l’occasione propone prezzi ridotti dalle 17.15 nonché corse dopo spettacolo, si terrà alle 20.30 nella suggestiva cornice del boschetto. Irene Vecchia presenterà «Guaratelle, i burattini napoletani». In caso di pioggia al coperto.