Addio all'ultimo giardino, al suo posto un cantiere

LUGANO - C'è stato un tempo in cui Viganello era considerata zona suburbana e periferia marginale della città, in cui quartieri come questo erano tappezzati di terre verdi e rigogliose. Lugano nel frattempo è mutata, si è plasmata. Crescendo e imbruttendosi con muri di cemento sempre nuovi; evolvendo e umanizzandosi allo stesso tempo, per fare spazio a un numero crescente di persone. La periferia di una volta è diventata oggi praticamente centro, la superficie abitata si è espansa. Non sono molti gli elementi a resistere a questo costante lifting urbano pur preservando la bellezza autentica dei decenni passati. Fra questi, c'è stato fino ad ora l'orto di oltre mille metri quadrati curato, negli ultimi 75 anni, quasi interamente dalla famiglia Ribolzi. L'unico sopravvissuto in quella via agli Orti, al confine tra Viganello e Cassarate, che qualche decennio fa risplendeva, nella sua vastità, di verdure colorate e piante variegate. Il giardino ora farà spazio a un cantiere.