«Addio Bellinzona, ora mi godrò la vista su Lugano»

«Il bilancio è positivo. All’inizio, non lo nego, vi sono state delle difficoltà dal punto di vista pastorale alla luce delle diverse comunità presenti in città. Ma poi tutto si è risolto per il meglio e anche i rapporti con l’autorità politica sono stati ottimi». Dopo 14 anni e mezzo don Pierangelo Regazzi, arciprete della Collegiata di Bellinzona, a fine luglio cesserà il proprio servizio godendosi la meritata pensione a Collina d’Oro. Alla testa della chiesa della Turrita dal 22 gennaio 2006, 75 anni, don Regazzi lascerà il posto a don Maurizio Silini, del clero diocesano di Lugano. L’ufficialità è giunta oggi attraverso un comunicato della Curia vescovile.
Proprio la gestione dell’avvicendamento (che avrebbe già dovuto avvenire oltre un anno fa, ma il presbitero scelto, don Massimo Braguglia, aveva rinunciato per motivi personali) ha lasciato un po’ l’amaro in bocca a don Regazzi. «La mia non vuole assolutamente essere una critica, ma più che altro un suggerimento per il futuro. Son contento della decisione presa, tuttavia ritengo che in situazioni simili si debba coinvolgere chi opera quotidianamente sul terreno. Invece, su questo aspetto, la chiesa è ancora gerarchica. Ho saputo ufficialmente chi avrebbe preso il mio posto solo oggi, mentre delle voci per vie traverse mi erano giunte negli scorsi giorni», puntualizza l’ormai quasi ex arciprete della capitale.
A parte questa considerazione, don Regazzi come detto si appresta a traslocare. Direzione Collina d’Oro: «Non vedo l’ora di invitare tutti i miei amici per una grigliata con vista su Lugano».