Chiasso

Addio cantiere e disagi: si riaccende il Palapenz

Da inizio mese alcune società hanno ripreso gli allenamenti: la struttura sportiva è tornata agibile dopo i lavori, prima all’esterno e poi all’interno – Lurati: «L’unico vero palazzetto del Mendrisiotto è pronto ad accogliere sport ed eventi»
©Chiara Zocchetti
Lidia Travaini
22.05.2024 06:00

Sono talmente parte del contesto chiassese che a vederle accese oggi, quelle luci non sembrano essersi mai spente. Invece era da quasi un anno che le notti del Palapenz erano «buie», senza giovani (e giovani dentro) ad allenarsi e divertirsi dietro quelle ampie vetrate che rendono la struttura visibile anche da lontano quando cala la sera.

Da inizio mese il Palapenz di Chiasso (ma in territorio di Balerna)è ritornato vivo. Anzi, è rinato grazie a una ristrutturazione costata 5,5 milioni di franchi e durata circa tre anni (le sale sono tuttavia restate agibili per parte del cantiere, fino al giugno 2023). Inaugurato nel 1983, ora ha almeno altri 30 anni di attività davanti a sé. Per sottolinerare la rinascita – spiega il capodicastero Sport e tempo libero di Chiasso Davide Lurati – sarà organizzata una nuova inaugurazione, dopo l’estate».

Non solo sport

Il Palapenz oggi appare come un gioiellino nuovo di pacca. Dimenticatevi spifferi, spogliatoi vetusti o parquet rattoppati, ora gli acciacchi del tempo non sono nemmeno immaginabili. «È andato tutto bene e come previsto, il Palapenz è tornato ad essere quello che era, anzi qualcosa di meglio – così ancora Lurati –, siamo riusciti a rispettare la data di riapertura prevista, che era stimata per maggio/giugno e ora l’unico vero palazzetto sportivo del Mendrisiotto è nuovamente a disposizione e pronto ad accogliere sia attività sportive che altri eventi». A farla da padrone sarà ancora lo sport – «Il parquet gialloverde fa intuire chi sarà spesso presente qui» –, il calendario è già fitto grazie alle società sportive locali, ma ci sarà anche altro: «Ad esempio fiere come quella di primavera, mostre, esibizioni e concerti. Uno dei nostri obiettivi è proporre eventi extra. Il primo sarà l’inaugurazione ufficiale in settembre, magari già con un concerto».

Una palestra in più

Come anticipato, c’è chi è già tornato ad occupare il Palapenz e ad allenarsi. Altre società hanno concluso la stagione altrove, vale a dire nelle strutture che hanno individuato come alternativa. Sì perché la chiusura temporanea del Palapenz ha messo alla prova un distretto caratterizzato da una carenza cronica di strutture sportive. Almeno questo disagio ora è tuttavia superato, in attesa di altre palestre (supplementari) che possano ulteriormente aiutare ginnasti, cestisti, calciatori, eccetera.

Ostacoli e tribune

Sembra essere superato anche un inconveniente incontrato durante i lavori e relativo alle tribune telescopiche utilizzate in passato per eventi puntuali: «Per il Memorial Gander le tribune ci saranno», assicura Lurati senza entrare nei dettagli.

Il cantiere, ricordiamo, ha dapprima coinvolto l’esterno dell’edificio, così come l’involucro messo a dura prova dalla configurazione del sottosuolo. Fino al giugno scorso il palazzetto ha continuato ad essere utilizzato malgrado i lavori all’interno. Poi la chiusura obbligata per le opere interne, in entrambe le sale (la palestra e l’area dedicata al gioco delle bocce).