Gestione privata

Aeroporto: il piano di Artioli e Marending

Una delle sette cordate in corsa presenta la sua strategia: nuovi hangar, Lugano-Ginevra, droni e velivoli elettrici
Non solo aerei.  (Foto Archivio CdT)
Giuliano Gasperi
13.11.2020 17:16

Si scoprono le carte. Non appena la Città ha comunicato i nomi dei sette gruppi interessati alla gestione dell’aeroporto, uno di essi ha presentato la sua strategia. Si tratta della cordata formata dagli imprenditori Rolf Marending, Stefano Artioli e Massimo Malgorani e dall’avvocato Oscar Crameri, che hanno deciso di unire le forze «mossi dalla consapevolezza del ruolo chiave che il trasporto aereo gioca per lo sviluppo del territorio», come spiega una nota firmata dalla portavoce del gruppo Anna Paccagnella. La loro proposta si divide in quattro parti.

Primo: la governance. «La nuova società da costituire riprenderà gli impegni assunti dalla Città promettendo di dare seguito all’occupazione del personale locale attualmente assunto. Inoltre, collaborerà per la gestione ordinaria delle attività aeroportuali con la TAG Maintenance Service», società figlia del colosso francese Dassault arrivata ad Agno rilevando l’attività di Ruag.

Secondo: la parte immobiliare. Sono previsti la realizzazione di nuovi hangar e di un nuovo terminal collegato ad un autosilo sotterraneo, la manutenzione dell’area dei servizi e l’edificazione di un nuovo polo di sviluppo tecnologico, senza dimenticare i contenuti collaterali alle attività aeroportuali come, ad esempio, camere per i piloti, sale riunioni e spazi per la clientela d’affari, uffici di noleggio automobili e snack-bar. È inoltre in programma, «al fine di contenere l’impatto ambientale», i miglioramento dell’efficienza energetica della struttura, in particolare con l’installazione di un campo fotovoltaico.

Terzo: i voli di linea. La loro ripresa, specialmente quella della linea Lugano-Ginevra, «rientra tra le priorità dei promotori», che a tale scopo costituiranno una società ad hoc. Questa «potrà operare in tempi molto brevi beneficiando di tutte le autorizzazioni già concesse dall’Ufficio federale dell’aviazione civile alla Tarmac Aviation SA, controllata dal promotore Rolf Marending».

Quarto: le nuove tecnologie. «È ferma convinzione dei promotori che l’aeroporto di Lugano, per avere un futuro, debba essere partecipe dell’evoluzione in atto nell’aviazione civile, dove nel giro di pochi anni si assisterà a cambiamenti radicali nella tipologia di aeromobili. Per questo ritengono importante poter dare spazio, sul sedime aeroportuale, a laboratori di ricerca e sviluppo delle nuove tecnologie del settore, quali i droni e il loro utilizzo per il trasporto di materiale, nonché l’evoluzione di aeromobili elettrici». Massimo Malgorani, industriale attivo nell’ambito delle nuove tecnologie nel settore dei micromotori attraverso la sua società, la Delta Line, curerà la promozione e l’insediamento di realtà innovative.

La cordata Marending-Artioli and Partners dovrà vedersela con Amici dell’aeroporto (capofila Sir Lindsay Owen-Jones rappresentato da avv. Giovanna Masoni Brenni. Partecipanti: Ceresia Holding SA e Investindustrial Services SA facente capo alla famiglia Bonomi), H24 SA (Fabio De Luca), Moov Airways AG (Alvaro Nogueira de Oliveira), Northern Lights AG (Damian Hefti e Andrea Burkhardt), SKN Haryana City Gas Distribution Pvt. Ltd. (Daniel von Rechitar) e Team LUG (Raffaella Meledandri e Nicola Brivio).