Chiasso

Aggregazione e Scuola di moda: «Abbiamo una visione chiara»

I municipali della cittadina hanno dichiarato fedeltà alla Costituzione e alle leggi: al via i lavori non senza aver prima pensato a un possibile rimpasto dei dicasteri – Il sindaco fissa gli obiettivi: al primo posto c'è la fusione
Da sinistra: Luca Bacciarini, Stefano Tonini, Bruno Arrigoni, Davide Lurati e Davide Dosi. ©Ti-Press/Francesca Agosta
Stefano Lippmann
18.04.2024 23:00

Un gesto che si rinnova ogni quattro anni (tre, in questo caso, vista la pandemia) ma che è sempre carico di significato. È la dichiarazione di fedeltà alla Costituzione e alle leggi che ogni municipale eletto, o rieletto, deve rilasciare prima di prendere posto sulla poltrona assegnatagli dai cittadini, dalla democrazia. Così è avvenuto anche oggi a Chiasso: nella sala del Consiglio comunale il sindaco uscente Bruno Arrigoni, Davide Dosi, Davide Lurati, Stefano Tonini e il neo eletto Luca Bacciarini hanno «giurato». Toccherà a loro, semplifichiamo, far sì che nella cittadina la progettualità non manchi e i vari servizi svolgano il proprio dovere. A loro, altresì, il compito – probabilmente – di governare Chiasso nella legislatura che svilupperà il progetto aggregativo e che prepari il terreno alla votazione che sancirà il sì (o il no) al nuovo Comune del Basso Mendrisiotto – si badi bene, il nome non è ancora stato identificato – che vedrà uniti Chiasso, Balerna, Breggia, Morbio Inferiore e Vacallo.

Musica del futuro, comunque. A brevissimo termine ci sarà invece l’attribuzione dei dicasteri. E si dovrà, giocoforza, fare i conti con l’assenza di Sonia Colombo Regazzoni – che non ha sollecitato un nuovo mandato – la quale dirigeva sia quello della Sicurezza pubblica, sia quello del Territorio. Due dicasteri di una certa dimensione che, stando a nostre informazioni, potrebbero anche non più essere gestiti dallo stesso municipale. Insomma, non è da escludere che martedì – durante la seduta dell’Esecutivo – potrà esserci un rimpasto.

Al timone, ad ogni modo, ci sarà ancora Bruno Arrigoni, al quale abbiamo chiesto cosa ci sarà da attendersi nel prossimo quadriennio. «Abbiamo sicuramente degli obiettivi ben precisi. Due su tutti – ci spiega Arrigoni –. L’aggregazione politica sarà ‘il tema’ di questa legislatura, con la votazione fissata per il 2026». La riuscita dell’aggregazione, vista con gli occhi del Municipio della cittadina, sarà sicuramente un indicatore di quanto sia stato positivo il quadriennio. «Abbiamo inoltre un altro progetto, speriamo ormai a corto termine, che è quello della realizzazione della Scuola di moda, della quale se ne parla dal 2008. Per noi sarà fondamentale portarli a compimento» evidenzia il sindaco.

Due mete, insomma, da raggiungere. «Anche perché vorrà dire, da un lato, che alla prossima tornata elettorale ci confronteremo con una nuova realtà, un nuovo Comune». Dall’altro, invece, «con la Scuola di moda daremo il ‘la’ allo sviluppo di tutto il comparto ferroviario. È diventato un punto importante sul quale basare la nuova Chiasso».  Arrigoni ricorda, inoltra, una serie di investimenti «che potremmo definire collaterali», quali «la riqualificazione dei diversi quartieri e in tal senso posso dire che siamo a buon punto. Finiremo, ma forse ci vorrà più di un quadriennio – anticipa – con piazza Colonnello Bernasconi». Nel mezzo il Gleis 4 e la rinaturazione del Faloppia. Insomma: «Abbiamo molta carne al fuoco, ma dovremo altresì considerare una situazione finanziaria da tenere sotto controllo». Per Arrigoni, visto quanto elencato, non ci sono dubbi: «Abbiamo una visione futura ed è ben chiara».

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