«Aiutiamo Lugano: sostegno a commerci ed esercizi pubblici»

LUGANO - «Aiutiamo Lugano: primo intervento immediato a sostegno di commerci ed esercizi pubblici»: questo il titolo di un’interrogazione inoltrata al Municipio di Lugano da cinque consiglieri comunali del PLR (Morena Ferrari Gamba, Rupen Nacaroglu, Martina Caldelari, Petra Schnellmann e Federica Zanchi) nella quale si chiede di introdurre alcune misure concrete per supportare i commerci cittadini.
«Le attività commerciali concorrono in maniera significativa all’economia di Lugano. Il perdurare della crisi che colpisce in modo pesante gli esercenti ed i commerci, in particolare quelli del centro cittadino, desta particolare preoccupazione», si legge nel testo. «Le loro difficoltà sono evidenti, mentre la loro richiesta di aiuto sembra sempre cadere nel vuoto. Chiusure ripetute, esercizi pubblici semi deserti, lo svuotamento del centro cittadino, solo per citare alcuni esempi, è realtà quotidiana. La crisi del commercio, e non solo, è estremamente seria e da affrontare con interventi immediati, radicali e concreti che sappiano fermare la moria di esercizi commerciali nel centro, aiutando i negozianti a non fallire». «La nuova stagione turistica è iniziata e potrebbe essere decisiva per molti imprenditori. L’accoglienza dei turisti in città si scontra però con strade intasate, segnaletiche inesistenti (assenza pressoché totale di targhe identificartici dei luoghi di interesse, già a partire dalla stazione), cantieri aperti, offerta piste/vie ciclabili in centro è praticamente nulla (inficinado de facto l’aumento del numero di biciclette messe a disposizione), tutti fattori che risultano un ulteriore disincentivo per il turista voglioso di una città accogliente. Il Comune, oltre a promuovere manifestazioni attrattive (di cui non dovrebbe essere l’artefice esclusivo), deve mettere in atto tutte le iniziative e misure possibili per sostenere l’imprenditoria dei commerci e supportarli nel rilancio delle loro attività, soprattutto e non solo in un periodo significativo commercialmente come quello estivo».
Di seguito, le domande poste al Municipio dai membri del Legislativo:
- Nell’ottica di rendere esteticamente accettabili e funzionalmente (protezione di emissioni di polveri dirette) idonei tutti i cantieri presenti, a quando le delimitazioni fisiche e decorative degli stessi, con il preannunciato rendering di come il sito apparirà a fine lavori, o utilizzare gli stessi come spazi pubblicitari per promuovere siti d’interesse cittadino?
- Per accelerare i tempi di lavoro, il Municipio non ha valutato di procedere con gli stessi anche in alcune ore serali/notturne, per. es. eseguendo quei lavori che non implicano l’utilizzo di mezzi rumorosi?
- Considerando la drammatica situazione economica, non ritiene l’esecutivo opportuno, se non sospendere nella sua totalità, almeno una drastica diminuzione della tassa di occupazione del suolo pubblico (già oggi, se non la più cara, una delle più care in Svizzera)?
- Il Municipio ha considerato, visto i disagi provocati dal traffico, dai cantieri in essere, al quale presto si aggiungerà quello riguardante la stazione, di valutare una riduzione dei costi dei mezzi pubblici e/o degli autosili, almeno temporaneamente, al fine di non disincentivare ulteriormente il recarsi nel centro cittadino?
- Tenuto conto della pressoché inesistenza di segnaletica (sia orizzontale che verticale) riguardante i siti d’interesse cittadini (LAC, Parco Ciani, Chiesa Angioli, Cattedrale, 46° parallelo nord che taglia la città, MUSEC, ecc.), il Municipio, considerando gli ultimi ottimi risultati finanziari, potrebbe provvedere immediatamente con un’operazione di valorizzazione (targhe), segnalazione (segnaletica) e di accompagnamento in tal senso (percorso, quale per esempio una linea verde che “guidi” il turista nei luoghi di interesse)?
- La mobilità lenta è sempre più apprezzata sia dai cittadini sia dai turisti: il Municipio non ritiene l’impellenza, richiesta da più parti, di creare quanto prima vie/piste ciclabili anche in centro città? (magari sfruttando momentaneamente le vie dedicate per i mezzi pubblici?). Aumentare il numero di biciclette messe a disposizione dalla città, senza prevedere le vie percorribili, non rappresenta una chiara contraddizione?