Ricorsi

«Al diavolo il cambio di nome di quella strada, ci costa troppo»

Il Municipio propone d’intitolare un tratto di via alla Roggia a Viganello ai Padri redentoristi, ma una fiduciaria si oppone: troppo oneroso modificare il recapito e aggiornare i registri
(foto Zocchetti)
Giacomo Paolantonio
28.08.2019 06:00

LUGANO - Si era parlato d’ottobre, ma verosimilmente ci vorrà qualche mese in più affinché il tratto finale di via alla Roggia, a Viganello, venga ribattezzato in via Padri Redentoristi. Contro il provvedimento del Municipio di Lugano per la modifica dello stradario, fortemente voluto anche dalla parrocchia, sono stati interposti almeno due distinti ricorsi riconducibili a una fiduciaria della zona, che si ritiene danneggiata dal cambiamento proposto. Questo perché, a suo dire, si renderebbero necessari numerosi e onerosi aggiornamenti in vari registri pubblici, per cambiare il suo recapito. Tuttavia questa opposizione non dovrebbe turbare più di tanto le celebrazioni organizzate dalla comunità dei fedeli nei prossimi giorni, in occasione dei 100 anni della nascita di padre Giuseppe Meier, uno dei religiosi che ha svolto il suo ministero a Viganello per decenni, fino al 2005. «È il minimo che potevamo fare per delle persone che si sono spese così tanto per noi», ha spiegato Michele Codella, presidente del consiglio parrocchiale di Viganello. «La popolazione li ricorda con affetto perché la loro porta era aperta per tutti e ciò valeva anche per chi aveva una religione diversa. Erano sempre presenti e in tanti hanno pranzato e cenato insieme ai padri, oltre a condividere con i Redentoristi i momenti più significativi della loro vita, come un matrimonio o il battesimo di un figlio». Tra i fedeli più affezionati ai Redentoristi e tra i maggiori sostenitori dell’intitolazione a loro di una strada c’è anche Claudio Antonietti. «Ci sono stati periodi in cui alle loro attività per i giovani partecipavano regolarmente anche 800 ragazzi», ha ricordato Antonietti, già comandante della polizia comunale di Viganello. «Erano i tempi in cui, a differenza di oggi, la nostra parrocchia era una delle più solide dal punto di finanziario e nonostante questo i padri si accontentavano veramente di poco, giacché gran parte delle offerte andavano a beneficio della attività per Viganello. Quindi quello che abbiamo organizzato per celebrare padre Meier è un omaggio molto sentito, a partire dalla mostra fotografica nella chiesa di santa Teresa, che comincerà sabato 31 agosto», ha concluso Antonietti.

Le celebrazioni per padre Meier

La mostra fotografica sarà aperta, come detto, sabato alle 17 e sarà visibile fino all’8 ottobre. Inoltre è previsto un evento musicale la settimana successiva, sabato 7 settembre. Alle 20.30, nella chiesa di santa Teresa, si esibirà il Piccolo coro di santa Teresa, diretto dal maestro Bernardino Zanetti. Infine domenica 8 settembre, alle 10.30, sarà celebrata una messa solenne, accompagnata dal Coro polifonico santa Teresa.

La sua biografia
Padre Meier nacque il 3 settembre del 1919 a Fislisbach-Baden, nel canton Argovia. Entrato nell'Ordine dei padri redentoristi nel 1939, fece gli studi seminaristici prima a Friburgo, poi a Colmar in Alsazia, e a Sousceyrac vicino a Tolosa. Nel 1949 giunse a Viganello e nel 1988, al momento della costituzione della Parrocchia di santa Teresa, che sancì la separazione da quella del Pazzalino da parte dal vescovo Eugenio Corecco, fu nominato parroco e amministratore parrocchiale, funzione che mantenne fino al mese di giugno del 2004. Anche gli ultimi anni della sua vita li trascorse vicino alla sua gente, ospite della casa per anziani La Meridiana, dove si spense nel 2012.