Locarno

Al via la partita di tetris per sistemare il Pretorio

Sono a buon punto i lavori per il trasferimento della Corte d’appello e revisione penale e delle due Preture in piazza Grande – Nel frattempo liberati anche gli spazi alla Ferriera dove Il Centro professionale commerciale lascerà posto alla Polizia cantonale
Il Pretorio di Locarno è stato edificato nel 1910 e la prevista ristrutturazione ha come obiettivo di mantenerlo in buone condizioni per i prossimo quarant’anni. ©CdT/Archivio
Barbara Gianetti Lorenzetti
Barbara Gianetti Lorenzetti
04.08.2020 06:00

L’abbiamo spesso definita un mosaico, ma ultimamente assomiglia più a una partita di tetris la complessa operazione avviata dal Cantone per poter finalmente ristrutturare lo storico palazzo del Pretorio di Locarno. Dalla pianificazione sulla carta, infatti, si è passati all’attuazione nella realtà, con tutta una serie di lavori che permetteranno di svuotare l’edificio dai suoi attuali inquilini, ad ognuno dei quali è stata assegnata una destinazione temporanea, portando, in alcuni casi, anche al conseguente spostamento di altri servizi.

Operai all’ex Credit Suisse

Il segnale più evidente dell’avvio dei lavori è il cantiere che ferve in piazza Grande, proprio accanto a Palazzo Marcacci. Sarà infatti nell’ex sede del Credit Suisse che troveranno spazio la Corte di appello e revisione penale (CARP) e le due Preture locarnesi. «Gli interventi – conferma al Corriere del Ticino l’architetto Nicola Cotti, a nome dello studio Cotti e Partner, che ha firmato il progetto di ristrutturazione – sono iniziati qualche mese fa. Poi, come molte altre opere, hanno subìto un rallentamento durante il lockdown, ma ora abbiamo potuto riprendere a pieno regime. Se tutto andrà come previsto, i lavori si concluderanno nel corso dell’autunno».

Siglato un accordo con la Città

A quel punto saranno i servizi cantonali a prendere in consegna gli spazi e a dotarli di tutti gli accorgimenti tecnico-strutturali atti ad accogliere i nuovi inquilini. La CARP, in particolare, vi disporrà di tutti gli uffici provvisori necessari, ma non avrà invece a disposizione un’aula sufficientemente grande per celebrarvi i processi. Proprio per questo è stato siglato un accordo con la Città, la quale metterà a disposizione a tale scopo la sala del Consiglio comunale a Palazzo Marcacci. Questo fino alla fine dei lavori di ristrutturazione del Pretorio, che dovrebbero concludersi attorno al 2027. Si tratta, però, di una stima effettuata prima della pandemia e non è dunque da escludere che l’intera operazione sia completata con qualche ritardo.

La scuola a Villa Erica

Nel frattempo ci si sta muovendo anche sugli altri fronti. Quello più «caldo» riguarda il palazzo della Ferriera, firmato dall’architetto Livio Vacchini fra le vie Ciseri, della Posta e Luini. Qui vi sarà l’arrocco fra la sottosede del Centro professionale e commerciale (che lascia gli spazi per prendere possesso di quelli – contigui alla sede principale di via Cappuccini – dell’ex scuola Villa Erica) e la Polizia cantonale. Quest’ultima traslocherà una volta completati tutti gli interventi necessari per garantirne l’operatività durante la fase di cantiere al Pretorio. Sempre alla Ferriera si trasferirà provvisoriamente anche il servizio «satellite» dell’Ufficio stima, unificato con quello di Bellinzona. Destinazione alternativa alla Ferriera, infine, per l’Ufficio forestale del terzo e ottavo circondario, ospitato nel prefabbricato della Direzione lavori del Sopraceneri della Divisione delle costruzioni, nella zona dello svincolo della A13 a Tenero.

Sì a credito e contratti

Che l’operazione fosse particolarmente complessa lo ha dimostrato anche il relativo messaggio del Consiglio di Stato, lungo una trentina di pagine e approvato dal Gran Consiglio nel marzo dello scorso anno. In quell’occasione il Parlamento ha ratificato sia il credito complessivo – di 11 milioni e 735 mila franchi – sia i contratti di locazione per i vari spostamenti. Della cifra globale 3 milioni e 870 mila franchi saranno destinati alla progettazione della sistemazione dello storico edificio locarnese, 1 milione e 815 mila alla progettazione e all’adeguamento della sede provvisoria di CARP e Preture, 3 milioni e 550 mila a quella della Polizia cantonale, 1 milione e 665 mila franchi al trasloco del Centro professionale e commerciale e 835 mila a quello degli uffici forestali.