Grigioni

Al voto per la ricostruzione di Bondo

Cittadini di Bregaglia alle urne domenica per il progetto da 1,5 milioni dopo la tragica frana del 2017 oltre che la successione di Anna Giacometti
Bondo nel 2017. ©Rescue Media
Red. Bellinzona
04.06.2020 14:24

Il 24 agosto 2017 una frana di 3 milioni di metri cubi di roccia staccatasi dal Pizzo Cengalo e abbatterono sulla Val Bregaglia facendo otto vittime tra escursionisti provenienti da Germania, Austria e Svizzera. Gravi le conseguenze anche per la popolazione locale, in particolare con la distruzione di case, strade e infrastrutture nel paese di Bondo. Domenica prossima, 7 giugno, i cittadini di Bregaglia sono chiamati alle urne non solo per eleggere il successore della sindaca Anna Giacometti ma anche per approvare il progetto di ricostruzione da 1,5 milioni di franchi (oltre che il progetto inerente la frana Boca Neira, antecedente al fenomeno di tre anni fa). Si tratta di «strata», vincitore del concorso di progettazione per la ricostruzione del citato villaggio e dei suoi dintorni, rielaborato secondo le raccomandazioni della giuria a seguito dei colloqui avuti negli ultimi mesi con l’associazione Pro Bondo e con i residenti direttamente toccati.

Gli interventi
Gli obiettivi sono molteplici: migliorare l’accesso alla sala polivalente, valutare la possibilità di una rotonda presso lo svincolo sulla strada cantonale, ottimizzare la quota della strada cantonale rispettando il corridoio di scarico a ovest, mantenere la fermata di scambio dell’autopostale a Promontogno Posta e ridimensionare la fermata a Bondo. Una parte consistente dei costi sarà finanziata dalla Confederazione e dal Cantone, oltre che da donazioni. La chiave di ripartizione sarà definita nell’ambito dell’approvazione del progetto.

Bondo nel 2017. ©Rescue Media
Bondo nel 2017. ©Rescue Media