Bellinzona

Allo sportello non si fa la coda

Affluenza nella media nei primi due anni nelle strutture multifunzionali dei 13 ex Comuni della nuova Bellinzona - C’è però il problema delle associazioni di quartiere: ne sono state costituite solamente quattro
(Foto Archivio CdT)
Alan Del Don
06.05.2019 06:00

Dai 120-170 utenti al giorno di Bellinzona al singolo cittadino di Moleno e Sant’Antonio. In mezzo troviamo gli altri dieci quartieri della nuova Città. In media è stata questa la frequenza nel 2017 e l’anno scorso negli sportelli multifunzionali. Un’affluenza che ha portato il Municipio ad introdurre alcuni correttivi, il principale dei quali è stato l’adeguamento degli orari di apertura a partire dal 1. settembre scorso: dalle 9.30 alle 12 (ad eccezione di quello della Turrita disponibile già dalle 8.30) e dalle 13.30 alle 16 (le 16.30 per la capitale).

Fino ad otto mesi fa, infatti, gli sportelli erano aperti alla popolazione negli orari in vigore negli ex Comuni. Il Municipio ha voluto tuttavia sondare, in quattro distinti periodi, quanti cittadini si recassero effettivamente nelle strutture e, soprattutto, a quale ora. In cima alla classifica si piazza ovviamente il quartiere di Bellinzona con circa 143 utenti al giorno in media. A seguire troviamo Sementina (36) e, un po’ a sorpresa, Claro (22). Ben frequentati sono anche gli sportelli di Giubiasco (18), Camorino (15) e Monte Carasso (13), mentre si piazzano nei bassifondi Moleno, Pianezzo e Sant’Antonio con la visita di un abitante al giorno. Da notare che questi ultimi tre sportelli, unitamente a quelli di Gudo e Preonzo, non sono però legati ad un servizio specifico (movimento della popolazione, servizi urbani ed ambiente, finanze ed economia, eccetera).

Gli orari con più visite sono naturalmente la mattina ed il primo pomeriggio. Sono per contro pochissime le persone che si recano allo sportello tra le 17.30 e le 18. Ogni giorno dal lunedì al giovedì pertanto solo un quartiere è accessibile fino alle 17.30 (o alle 18), con l’eccezione di Bellinzona che al giovedì è aperto dalle 7.30 alle 17.30 ininterrottamente (quindi anche sul mezzogiorno).

Commissioni in vista?

«La costituzione delle Associazioni di quartiere stenta qualche po’ a decollare». Nel Consuntivo 2018 presentato settimana scorsa l’Esecutivo fa ricorso ad un eufemismo per fare il punto sui consessi presenti (o non presenti, meglio) nei 13 ex Comuni. Allo stato attuale sono nate quattro associazioni (Gnosca, Claro, Giubiasco e Pianezzo). All’inizio di quest’anno ci si è messi di buona lena anche a Gorduno, Monte Carasso, Sant’Antonio, Preonzo e Camorino. Entro quest’anno ne verranno costituite di sicuro altre cinque. Chi manca all’appello? Bellinzona, Sementina, Moleno e Gudo. In questo senso il Municipio è stato categorico. L’Esecutivo è «intenzionato a nominare una Commissione nei quartieri dove non dovesse esprimersi un concreto interesse da parte di promotori di un’associazione entro il 31 dicembre 2019». Il termine per procedere autonomamente alla costituzione delle associazioni (prevista dal Regolamento comunale) è chiaro, insomma. Dove ciò non avvenisse, l’autorità procederà nella nuova legislatura alla designazione delle commissioni quale modello alternativo, appunto, alle associazioni. Possono far parte di queste ultime, ricordiamo, tutte le persone di età superiore ai 15 anni; sono pure ammesse le persone giuridiche che rappresentano interessi collettivi legati al quartiere.