Allo stadio scatta il riscatto: stanziati 114 milioni per la AIL Arena

Raramente il Consiglio comunale di Lugano riempie le tribune dedicate al pubblico. La discussione, o meglio la non discussione sul futuro della piscina di Carona è valsa un’eccezione. Rara, forse unica negli ultimi decenni, anche la decisione presa con risolutezza dalla presidente del Consiglio comunale Benedetta Bianchetti, che ha sospeso la seduta dopo le vibranti proteste del gruppo che si batte per tenere aperto il centro balneare. La tensione era palpabile fin dalle prime battute, per poi toccare il suo massimo quando il plenum ha bocciato la proposta della Sinistra – rimasta quasi sola: 33-18 – di modificare l’ordine del giorno e mettere ai voti una risoluzione favorevole a una riapertura almeno parziale della piscina. Risoluzione che, per diventare effettiva e vincolante per il Municipio, avrebbe poi dovuto essere approvata da due terzi del Consiglio comunale. Politicamente, un’impresa quasi impossibile per Edoardo Cappelletti e compagni.
«Attenzione ai debiti»
Tutto molto più tranquillo per l’altro tema di peso della serata: la richiesta di credito di 114 milioni di franchi per l’acquisto del nuovo stadio. Anziché pagare un leasing per ventisette anni al gruppo HRS, il Municipio aveva deciso di emettere un bond che consentirà a Lugano di risparmiare una trentina di milioni d’interessi. Un vantaggio indiscutibile che il Consiglio comunale non ha potuto che benedire. 54 favorevoli e 2 astenuti: un gol a porta vuota. La stessa formula verrà riproposta da sindaco e colleghi per acquisire anche il Palazzetto dello sport. Per la Commissione della gestione, anche se non lo ha chiesto formalmente con un emendamento, si potrebbe fare un passo in più: riscattare anche la futura Torre Est, dove dovrebbe insediarsi l’amministrazione cittadina e forse la Giustizia ticinese (in quel caso, l’amministrazione verrebbe dirottata su via Peri in un gioco a incastri che ha fatto discutere non poco ultimamente e per il quale si attende una decisione del Cantone).
Qualche preoccupazione è stata espressa sull’inevitabile aumento del debito verso terzi (nel quale rientrano le obbligazioni emesse dal Comune) con la Gestione che ha chiesto al Municipio di «formalizzare entro la prossima estate una chiara strategia di rientro di seguito alla presentazione del nuovo piano finanziario». Il municipale responsabile delle finanze Marco Chiesa ha garantito l’impegno del Municipio in tal senso. Allo stesso tempo, ha chiesto di non frenare altre decisioni che comporteranno una diminuzione del debito, come ad esempio la vendita della residenza Al Castagneto.