Sotto la lente

Alloggi a pigione sostenibile? «Ne possiamo discutere»

Il Municipio di Locarno non esclude di rilanciare una politica fondiaria attiva con l’intento di favorire una differenziazione abitativa - Il tema sarà parte integrante del Programma d’azione comunale attualmente in allestimento
La Città ha fame di appartamenti a prezzi accessibili. ©Chiara Zocchetti
Spartaco De Bernardi
06.08.2024 06:00

Rispondere alla domanda di alloggi a pigione sostenibile derivante dalle caratteristiche socio-economiche della Città. È quanto intende fare, nel limite delle sue competenze e prerogative, il Municipio di Locarno che «non esclude in futuro di rilanciare un’opportuna differenziazione abitativa che favorisca una società inclusiva, solida e diversificata». Palazzo Marcacci intende approfondire il tema nell’ambito del Programma d’azione comunale (PAC), lo strumento che definirà il futuro non solo territoriale e pianificatorio, ma anche socio-economico della città con un orizzonte temporale al 2040.

Donne, anziani e divorziati

La necessità di poter disporre di un numero più consistente di abitazioni a prezzi accessibili, rammenta l’Esecutivo di Locarno rispondendo ad una interrogazione del gruppo Sinistra Unita, è stato oggetto di una iniziativa popolare che nel 2020 la maggioranza del popolo svizzero (57%) ha bocciato in votazione popolare. Da un’analisi dei risultati fatta eseguire dalla Confederazione un fattore importante del voto non è stato tanto determinato dall’ammontare dei canoni di locazione quanto piuttosto dal reddito di cui dispongono i cittadini. Non deve quindi sorprendere - commenta il Municipio - che a Locarno l’iniziativa è stata approvata, mentre negli altri tre centri del Cantone i contrari erano la maggioranza. Si tratta di un chiaro segnale di una situazione di disagio, segnatamente per ciò che concerne le fasce meno abbienti della popolazione». A questo proposito va ricordato che, come evidenziato dall’analisi condotta dalla Commissione municipale economia, la Città presenta una popolazione con più donne, stranieri, anziani e divorziati rispetto alla media cantonale. Ma non solo: il gettito fiscale della Città relativo alle persone fisiche è più contenuto rispetto sia alla media cantonale, sia a quello delle altre città del Ticino. Ben si comprende dunque perché a Locarno la necessità di poter disporre di alloggi a pigione sostenibile sia particolarmente sentito. Tema, questo, che non è sconosciuto nemmeno negli altri centri del Cantone. «Ma al momento ci risulta che solo Lugano abbia sviluppato una specifica politica dell’alloggio», osserva ancora Palazzo Marcacci.

Cooperative d’abitazione

La città sulle rive del Ceresio punta molto sul proprio parco immobiliare e sui numerosi terreni che può offrire in diritto di superficie in particolare a enti di pubblica utilità, quali le cooperative. E quella della formazione e della promozione degli alloggi tramite la forma della cooperativa è proprio la proposta scaturita con l’elaborazione della variante del Piano regolatore per quanto attiene la zona Ex Gas-Macello nella quale è prevista la costruzione di un quartiere intergenerazionale. Dopo aver valutato la possibilità di inserire a livello pianificatorio dei vincoli specifici, ad esempio a livello di superficie o di numero di locali, vi si è rinunciato poiché ciò risultava troppo complesso e poco flessibile. «Resta comunque la possibilità - rassicura il Municipio cittadino - di agire con metodo più rapido e incisivo del concorso, specie sui terreni di proprietà comunale». A proposito di quest’ultimi, l’Esecutivo rammenta che sono numerosi, ma relativamente pochi sono a vocazione residenziale. La maggior parte è infatti destinata ad impianti o edifici pubblici, quali scuole, stabili amministrativi e di servizio, parchi giochi o altre infrastrutture.

Quel terreno vicino al San Carlo

Ad ogni buon conto vi è un terreno situato a fianco all’Istituto per anziani San Carlo sul quale potrebbero sorgere alloggi di pubblica utilità. «Il Municipio valuterà sicuramente a fondo le opportunità di impiego di questo e di alcuni altri fondi per questo scopo o per altri di natura sociale», si legge sempre nella risposta all’interrogazione della Sinistra Unita. L’attenzione al tema degli alloggi a pigione sostenibile è dunque forte da parte del Municipio di Locarno. Un tema che coinvolge politiche legate alla sicurezza, alla socialità, alla pianificazione e all’utilizzo dei terreni pubblici e che come detto verrà approfondito nell’ambito delle misure che accompagneranno la stesura definitiva del PAC.

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