Il punto

All'Oratorio di Giubiasco cantiere pronto a ripartire

Le opere previste per lo stabile che ospiterà la biblioteca riprenderanno già a novembre, servirà invece ancora qualche mese per la struttura principale – Henrik Bang: «Vanno aggiornati i capitolati d'appalto e valutate tutte le spese»
©Gabriele Putzu
Irene Solari
23.09.2025 06:00

C’è ancora da attendere qualche settimana per l’Oratorio di Giubiasco. Il cantiere sta infatti per ripartire dopo lo stop forzato imposto da due ricorsi che, nel frattempo, sono stati entrambi respinti. Adesso, con la fine dell’estate, il progetto è stato effettivamente ripreso in mano come ci conferma Henrik Bang, municipale e capodicastero Opere pubbliche della Città di Bellinzona. «Sull’ultimo ricorso, il Tribunale amministrativo cantonale ci ha dato ragione e il ricorrente ha deciso di non proseguire con l’istanza superiore, quindi possiamo andare avanti». Nel comparto, lo ricordiamo, troverà spazio uno stabile composto da tre blocchi. Il primo è già occupato dalla Fondazione Vita Serena; il secondo ospiterà la sala multiuso con la possibilità di mettere in scena rappresentazioni culturali e artistiche o accogliere attività associative e formative; il terzo tassello del mosaico prevede la biblioteca regionale che traslocherà dalla vecchia sede alle scuole elementari di viale Stazione. E partiamo proprio da quest’ultimo, dove il cantiere inizierà a breve: «Per quanto riguarda lo stabile della biblioteca, che era quasi pronto, potremo ripartire già a novembre», spiega Bang.

Offerte da verificare

Si prospettano invece tempi più lunghi per la struttura principale dell’Oratorio, dove è stato necessario procedere ad ulteriori verifiche delle offerte. «Dobbiamo aggiornare il cantiere e modificare anche i capitolati di appalto del progetto aggiornandoli per il 2025. Il tempo trascorso è tanto: abbiamo in mano i concorsi di quattro anni fa che ormai sono scaduti. Dobbiamo anche verificare anche se le norme per gli edifici pubblici sono cambiate nel frattempo. Lo stiamo facendo ma sono operazioni che richiedono parecchio lavoro». E anche un iter ben preciso: «In autunno pubblicheremo gli appalti che saranno consultabili per un mese. Poi avremo il rientro delle offerte e a quel momento faremo il punto sulle spese». Capire, in sostanza, se si riuscirà a rimanere nel credito suppletorio di 2,7 milioni di franchi già approvato dal Consiglio comunale o se la cifra sarà superiore. «In questo caso - precisa il capodicastero - gli scenari sono due. Rinunciare a qualche parte dell’opera, facendo le dovute riflessioni con la Commissione della gestione. Oppure valutare se chiedere un ulteriore credito suppletorio». In ogni caso, si prevede di far partire i lavori tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo