«AlpTransit non rimanga un'opera incompiuta»

«Il futuro dell’asse ferroviario attraverso il Gottardo è a una svolta». Così si esprime ProGottardo – l’associazione che si batte per il completamento di Alptransit – dopo l'incontro che si è svolto a Roma tra il presidente della Camera dei deputati italiana, Lorenzo Fontana, e il presidente del Gran Consiglio ticinese, Michele Guerra. «Lo spiccato interesse che si sta manifestando da parte italiana deve essere preso in seria considerazione da parte ticinese e svizzera, affinché AlpTransit non rimanga opera incompiuta, con gravi conseguenze economiche, ambientali e culturali per le prossime generazioni».
Al centro dell’incontro – nel quadro delle iniziative per favorire la collaborazione transfrontaliera tra Italia e Svizzera – tra Fontana e Guerra, come si evince dal comunicato del portavoce della Repubblica italiana, c'è stata la mobilità internazionale transfrontaliera Nord-Sud del Gottardo. È stata sottolineata la necessità di completare in tempi ragionevoli AlpTransit con le linee di accesso, in particolare tra Milano e Zurigo.
«Questa decisa presa di posizione, che porta il marchio della terza autorità politica della Repubblica Italiana e del primo cittadino ticinese, evidenzia come non sia più ragionevole pensare di poter rimandare il completamento di AlpTransit a ben oltre il 2050, come vorrebbe il Consiglio Federale nell’ambito della Prospettiva Ferrovia 2050», scrive ProGottardo. «La questione, emersa già con la messa a nudo della fragilità dell’asse ferroviario Nord-Sud in ragione del grave incidente nella galleria del Gottardo del 2023, ritorna decisamente d’attualità».
L'associazione, inoltre, affianca la presa di posizione politica emersa dall'incontro tra Lorenzo Fontana e Michele Guerra ad «altri significativi eventi che stanno caratterizzando il dibattito attorno alla rete ferroviaria». In particolare, la ridefinizione da parte dell’Unione Europea delle coordinate della rete ad alta velocità TENT che integra il Lötschberg/Sempione e il Gottardo/Ceneri nel corridoio Mare del Nord-Reno-Mediterraneo e precisa che per i viaggiatori la velocità dei convogli deve essere di almeno 160 km/h sui tre quarti delle tratte e per le merci di almeno 100 km/h. «Si ricorda che su alcune tratte, in particolare quella tra Lugano e Milano, la velocità media dei convogli è attualmente di poco più di 50 km/h», precisa ProGottardo. Che ricorda pure come nel corso del 2025 Il Consiglio Federale manderà in consultazione il nuovo e decisivo Messaggio 2026 che definirà le coordinate degli ampliamenti della rete ferroviaria a partire dal 2040, interessando direttamente anche AlpTransit («il DT ha lanciato un tavolo di condivisione con gli stakeholder cantonali che permetta di attualizzare la strategia cantonale inerente agli sviluppi della rete ferroviaria»). Attualmente si sta pure svolgendo la consultazione dell’Ufficio Federale dei Trasporti attinente al “Piano settoriale dei Trasporti (PST) – infrastruttura ferroviaria”, nell'ambito della quale ProGottardo–Ferrovia d’Europa ha già preso posizione: «Questo essenziale strumento di pianificazione già contiene i progetti di massima per il completamento delle diverse tratte di acceso alle gallerie di base, fra cui la circonvallazione di Bellinzona e la tratta Lugano-Chiasso, e contribuirà in modo determinante alla definizione dei tempi di attuazione».
Insomma, per l'associazione ProGottardo il punto rimane: «È necessario completare il grande progetto di AlpTransit, essenziale per le merci e per i passeggeri, affinché si possa gestire a lungo termine e razionalmente una rete che purtroppo già oggi è caratterizzata da un’evidente fragilità ed esposizione a incidenti e interruzione del servizio».