Alto gradimento a Losone, ma non c’è posto per tutti

Losone, quasi 7 mila abitanti circondati da tanta e apprezzata natura, inseriti in zone residenziali ad ampio respiro, un nucleo storico e diverse frazioni e quartieri, con un’area industriale florida e praticamente già al completo nelle possibilità di ulteriore sviluppo. Ma soprattutto un tasso generale di soddisfazione di chi ci vive che non scende mai sotto l’80% e spesso supera il 90%, con note di merito che riguardano i servizi pubblici e privati, la percezione sulla sicurezza personale, la salute e le strutture scolastiche. Tant’è che in molti vorrebbero poter vivere a Losone, ma non tutti trovano una casa - o un alloggio - di buona qualità e a prezzi ragionevoli: chi ce l’ha se lo tiene stretto. È questa in sintesi la «fotografia» scaturita dal «Bilancio partecipato della qualità di vita residenziale» a Losone emersa da un sondaggio tra la popolazione - al quale hanno risposto oltre un migliaio di residenti - e un «laboratorio partecipativo» in settembre alle Scuole elementari. Le risultanze del progetto pilota, proposto dalla Sezione degli enti locali del Dipartimento istituzioni, in collaborazione con la SUPSI e la società di consulenza ConsultaTI, sono state presentate venerdì sera al Centro Torre con una buona partecipazione di pubblico e del Municipio quasi in corpore. «Siamo molto soddisfatti dei risultati e del buon livello di partecipazione - ha detto in apertura di serata il sindaco Ivan Catarin -. A Losone si vive bene, lo sapevamo già. Ma il confronto con la popolazione è sempre uno stimolo per noi amministratori». Il capo della Sezione degli enti locali, Marzio Della Santa, nell’introdurre il «dossier» illustrato poi da Massimo Trobia e Lorenzo De Lucia, rispettivamente collaboratore scientifico della SEL e docente ricercatore della SUPSI, ha evidenziato come effettivamente a Losone sia emerso un quadro molto positivo della qualità di vita residenziale: «Da quello che possiamo constatare, al di là delle risultanze del progetto pilota, non sono molti i Comuni ticinesi che possono vantare questi risultati di gradimento», ha detto.
Una dozzina di contesti
Una dozzina gli ambiti sui quali, tramite il sondaggio, è stata misurata la «temperatura» di gradimento di vita dei losonesi. Nella serata ne sono stati analizzati in dettaglio quattro: conciliabilità lavoro-vita privata; ambiente; relazioni sociali, cultura e tempo libero;_impegno civico. Proprio sulla carenza di strutture extra-scolastiche per l’accudimento dei bambini, nell’ambito della conciliabilità lavoro-vita privata, nonché sulla mancanza d’impegno civico da parte dei giovani, sono emerse delle criticità nell’ambito dei laboratori successivi al sondaggio. Dalla platea, poi, è stato fatto notare che la serata è stata seguita soprattutto da «over 60». Pronta la suggestione del vicesindaco Fausto Fornera:_«Anche la scarsa affezione dei giovani nei confronti della vita politica e in generale la poca attenzione all’impegno civico, sono da leggersi come segnali della generale soddisfazione della popolazione - ha detto -. Quando tutto funziona, si sente meno la necessità di mettersi in gioco in prima persona a favore della collettività. A medio-lungo termine questa situazione può però diventare problematica, soprattutto a livello di legittimazione democratica e anche di coesione sociale, e quindi bisogna trovare nuove forme di coinvolgimento della popolazione nella gestione politica. In questo senso, il Bilancio partecipato è stato un percorso virtuoso, un primo passo nella giusta direzione», ha sottolineato.
Un volume riepilogativo
In conclusione di serata il sindaco Catarin ha informato i suoi concittadini che il lavoro «partecipativo» sarà trasformato in un manuale: «Un modo per riportare la nostra democrazia al centro della quotidianità. Solo collaborando tutte e tutti insieme possiamo rendere i nostri Comuni, le nostre comunità dei luoghi sempre migliori in cui vivere».