Caslano

Altri soldi per Piazza Lago: bacchettato il Municipio

Aspre critiche dalle Commissioni al sorpasso di spesa (+28%) per modifiche al progetto decise nel 2023 e comunicate al Legislativo un mese fa – «Pianificazione dell’opera affidata a persone prive di competenze professionali»
© CdT/ Chiara Zocchetti
Valentina Coda
10.11.2025 06:00

Bacchettato l’Esecutivo, impallinato il messaggio municipale. È stata una seduta di Consiglio comunale un po’ movimentata (almeno sulla carta) quella andata in scena lo scorso 29 ottobre a Caslano, e le avvisaglie che la richiesta di credito supplementare per sistemare Piazza Lago difficilmente avrebbe ottenuto il benestare del Legislativo c’erano tutte. Bastava leggere il tenore del contenuto dei rapporti commissionali. Stiamo parlando di ulteriori 70.000 franchi per interventi di miglioria di quello che a tutti gli effetti rappresenta il biglietto da visita del comune. Un credito che però ha fatto seguito a quello di 245.000 franchi già richiesto nel 2022, concesso nel 2023 e nel frattempo estinto. A conti fatti – e a lavori non ultimati –, però, l’importo finale riportava un incremento del 28% rispetto a quanto stanziato. I motivi di questo superamento di spesa sono sostanzialmente due: delle modifiche decise a credito già approvato e degli imprevisti riscontrati durante la fase esecutiva (sono stati realizzati scavi e pozzetti supplementari perché si è intervenuti su una vecchia infrastruttura). Le motivazioni, invece, che hanno fatto storcere il naso ai commissari sono varie: mancata pianificazione preventiva e «affidata a persone prive di competenze professionali specifiche e senza una reale autorità gestionale», modifiche non approvate dal Legislativo e comunicazione tardiva.

Deciderà il Consiglio di Stato

Partendo dal presupposto che l’opera risale alla passata legislatura, così come diverse persone coinvolte nel progetto non fanno più parte dell’attuale compagine municipale, nel giustificare il sorpasso di spesa l’Esecutivo parla, tra le altre cose, di aver deciso di apportare delle migliorie all’opera durante un sopralluogo effettuato nel febbraio del 2023. Cosa che ha comportato un aumento dei costi. «Ma il Consiglio comunale viene informato del superamento di spesa solo nell’ottobre 2025», scrive la Commissione della gestione ritenendo il ritardo «inaccettabile». Inoltre, le modifiche decise dal Municipio e i relativi costi aggiuntivi «non sono stati sottoposti al Consiglio comunale, come invece sarebbe stato necessario». Pure la Commissione opere pubbliche (che ha sottoscritto anche un rapporto di minoranza) non ci va tanto per il sottile. Oltre alle già citate «persone prive di competenze professionali specifiche», scrive che la gestione dell’opera «ha contribuito in modo determinante al raddoppio di alcuni costi: un risultato che, da un lato, si sarebbe potuto evitare con una pianificazione più accurata e, dall’altro, avrebbe potuto essere previsto fin dal messaggio iniziale». Risultato: il messaggio municipale è stato bocciato quasi all’unanimità dal Legislativo. Sul da farsi deciderà il Consiglio di Stato, che ha facoltà di comminare una sanzione al Comune, anche se non sembra questo il caso. Dal canto suo, il sindaco Emilio Taiana spiega al CdT che il Municipio «si assume la responsabilità indipendentemente da chi ha pianificato ed eseguito l’opera» e che «in futuro saremo più prudenti: se dovessero verificarsi dei sorpassi di spesa li comunicheremo tempestivamente».

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