Bilancio

Alzi la mano chi non ha la Lugano Card

La tessera che offre sconti con circa 250 partner è nelle tasche di sette residenti su dieci: «Ormai è un must che ci permette anche di fare promozione economica»
(Foto Zocchetti)
Federico Storni
Federico StornieFederico Talarico
23.07.2019 06:00

LUGANO - Cos’hanno in comune quasi sette luganesi su dieci? La Lugano Card, la tessera rossa che ogni residente in città può richiedere e che dà diritto a vari sconti in diversi ambiti, sia pubblici che privati. Ad oggi ve ne sono in circolazione 46.210, alle quali vanno aggiunte 5.240 Lugano City Card: la «sorellina» blu pensata per i non residenti che si basa sullo stesso principio ma che dà diritto a meno sconti. Creata una quindicina d’anni fa, la Lugano Card «è diventata quasi un must: esagerando direi che non puoi abitare qua e non averla» ha affermato il capodicastero Sport, eventi e cultura Roberto Badaracco. I numeri, in questo senso, gli danno ragione. Anno dopo anno, quasi sotto traccia, la Lugano Card ha accumulato cifre importanti. L’anno scorso sono state emesse quasi 3.000 nuove carte (fra rosse e blu) e quest’anno siamo già quasi a quota 1.500. Inoltre i partner (cioé chi offre sconti) hanno toccato quota 250, una cinquantina in più rispetto allo scorso anno. La newsletter dedicata viene spedita a circa 15.000 persone e – ci fanno sapere dall’amministrazione comunale, che ci ha fornito i dati – le sessioni sul sito internet www.luganocard.ch nel 2019 hanno praticamente già raggiunto quelle del 2018.

«Sono numeri che attestano il successo della Lugano Card, ma anche l’identificazione dei cittadini con la città – ha detto Badaracco. – Si tratta di una grande azione a favore della popolazione da parte della Città, che dà a chi la coglie vantaggi economici tangibili come un accesso facilitato alle strutture pubbliche». Ma, sottolinea il municipale, gli aspetti positivi di questa iniziativa non si esauriscono qui: «È una situazione win-win, nel senso che la Lugano Card ci permette attivamente di fare promozione economica, in particolare a favore dei commerci cittadini. Gli esercenti che hanno deciso di aderire offrendo prezzi agevolati hanno accesso a un pubblico privilegiato di 50.000 persone e i loro marchi e negozi sono da noi promossi via newsletter, social media, sito Internet e libretto cartaceo. Anche per loro credo sia quindi un atout».

Al di là delle offerte, la Lugano Card non è cambiata molto negli anni (esiste dal 2002). Oggi vale cinque anni e non c’è più la foto (quelle che ancora ce l’hanno saranno valide sino a fine 2020). Costa 10 franchi, 12 la City Card. «Data l’alta mobilità della popolazione abbiamo introdotto il periodo di validità giusto per avere un filino di controllo in più» ha detto Badaracco. Un grosso cambiamento, che si sta valutando, è l’introduzione di un chip per migliorarne la tracciabilità e avere dati a disposizione per calibrare meglio l’offerta. Ma dato che già ce l’hanno quasi tutti, non si potrebbe pensare di darla o ogni residente, magari integrandola con la tessera per gli ecocentri? «Potrebbe essere un’idea», ha concluso il nostro interlocutore.

L’altro lato della.... carta: la parola alle aziende

Sono ormai più di 50 mila le persone che approfittano dei benefici della Lugano Card e della City Card. Un numero importante, ma i 250 partner di questa iniziativa sono soddisfatti? Che benefici hanno? La Lanterna magica, ad esempio, aderisce al progetto da sei anni garantendo uno sconto del 10% sul costo dell’abbonamento. Il club di cinema per bambini è contento della collaborazione: «Permette un piccolo sconto e ci dà visibilità». Lo Studio Foce ne fa largo uso: «Tutti gli eventi prevedono una scontistica, spesso anche quelli organizzati da esterni: circa il 90% delle attività che ospitiamo consente di usare la Lugano Card. Siamo felici perché viene sfruttata molto». Tra i servizi che apprezzano la pubblicità di Lugano Card c’è anche la Funicolare San Salvatore, che offre il 20% di sconto sulle sue corse.

«Grazie ad essa possiamo farci conoscere di più – spiega un portavoce – ciononostante in pochi la usano: molti sono turisti e il resto dei clienti o non lo sa o possiede abbonamenti che offrono più vantaggi come il metà prezzo o l’AG». La Funicolare non è l’unica attività a constatare uno scarso sfruttamento dell’offerta.

È il caso ad esempio di una ditta che permette ai possessori di una tessera blu o di una rossa di usufruire di biciclette a noleggio, tour guidati e lezioni di mountain bike con uno sconto del 10%. «Sono partner da quest’anno – commenta il gerente – e a dirla tutta non mi ha portato nessun cliente. Credo che garantirò l’offerta anche l’anno prossimo, tanto non mi costa niente». Probabilmente ciò è dovuto al fatto che l’azienda in questione collabora da poco. Anche un altro neo-partner è scettico sulla visibilità che dovrebbe portare la Lugano Card: «È un po’ presto per tirare conclusioni – ammette il proprietario di una farmacia – al momento non ci sono stati grandi riscontri. Solo un cliente l’ha usata». Lo scarso utilizzo potrebbe anche dipendere dal fatto che l’offerta non è molto pubblicizzata. Questo almeno è quello che crede il responsabile di una cartoleria il quale, indirettamente, non condivide l’opinione di Badaracco riportata nell’articolo a fianco: «Offriamo sconti da otto anni, per ora le cose vanno bene. Ciononostante non tantissimi usano la Lugano Card, probabilmente perché non lo sanno».

Quelle che esagerando si possono definire lamentele arrivano anche dalle attività che riscontrano un grande successo. La filiale di una catena internazionale di fastfood, ad esempio, è dovuta correre ai ripari: «Abbiamo aderito all’iniziativa fin dal principio e in tantissimi ne hanno usufruito. Però da quest’anno il 10% di sconto vale solo su ordini maggiori di dieci franchi. Prima l’offerta era applicabile a qualsiasi ordine e i clienti la usavano anche per un caffè, il cui prezzo era già vantaggioso».