Nuova bellinzona

Anche Claro preoccupato per strade, posteggi e traffico

Sesta tappa del tour municipale nei quartieri: chiesta una soluzione per l’incrocio davanti al centro commerciale e al «generale disordine urbanistico» - Intanto per accogliere l’agenzia postale si fa avanti il negozio Denner, ma la gente preferisce la soluzione comunale
Municipio di Bellinzona all’ascolto. ©Ti-Press/Crinari
Simone Berti
26.09.2019 11:55

Strade, traffico, parcheggi, rumori, neve e trasporto pubblico. Anche i claresi sono preoccupati per la viabilità. È quanto emerso chiaramente ieri sera nel corso della sesta tappa del tour del Municipio di Bellinzona nei quartieri che dalla primavera del 2017 formano la nuova Città. Numerosi gli interventi, lunga la discussione con l’Esecutivo a rispondere punto per punto a una comunità che si è nuovamente dimostrata particolarmente impegnata nella difesa dei suoi interessi, e che vanta una delle prime associazioni di quartiere attivatesi, «Claro Viva».

A rompere il ghiaccio dopo la breve e oramai classica introduzione del sindaco Mario Branda è stato un anziano che ha chiesto la reintroduzione della raccolta degli ingombranti il mercoledì: il capodicastero Ambiente Christian Paglia ha promesso che verificherà, ricordando comunque che si può sempre far capo anche ai centri di raccolta degli altri quartieri. Dopodiché il tema-rifiuti, spesso caldo, è finito in archivio. Ci ha allora pensato l’ex municipale e vicesindaco di Claro Tarcisio Bullo a lanciare l’argomento principe della serata. «Manca un progetto vero che possa incidere sulla qualità di vita di questa comunità» ha esordito la firma del CdT. Dopodiché ha sollecitato, come avrebbero poi fatti diversi concittadini, la riqualifica urbanistica del centro del paese, denunciando l’uso selvaggio dei posteggi, la presenza di terreni che dovrebbero diventare pubblici ma ancora non lo sono, strade che non hanno senso, e un generale disordine urbanistico. Nel dettaglio, ha criticato l’uso non regolamentato di alcuni parcheggi, e il traffico oramai insostenibile sulla strada A Ramlin che conduce al centro. A quando la riqualifica, dunque? Non è in agenda, ha riconosciuto il sindaco Branda, ritenendo comunque giusto «iniziare a parlarne». Da parte sua il responsabile del Dicastero territorio e mobilità Simone Gianini ha ricordato che è in corso la revisione del Piano regolatore (con diversi ricorsi in Governo), e che più in generale questo tipo di riflessioni apparterrà al Masterplan in fase di realizzazione: si tratta di quel documento che traccerà le visioni per la Città del 2040. Proprio in quella sede si potrà ridisegnare anche la pianificazione locale. Ha poi riconosciuto, rispondendo in anticipo anche ai vari interventi successivi sul tema, che la situazione dei parcheggi «non è soddisfacente», tanto più che quello del Patriziato, legalmente, non è affatto un parcheggio.

Da parte sua l’ex sindaco Roberto Keller ha spezzato una lancia a favore della sicurezza degli utenti della strada, con particolare attenzione ai bambini, auspicando maggiori controlli, leggi radar nella zona 30, la solita, quella problematica. Apriti cielo: anche sulla scia del caso-Camorino, la misura non fa l’unanimità, ma è stato ricordato che la prevenzione e la sicurezza, soprattutto delle fasce più vulnerabili, viene prima di tutto. E i bus? Come in altre località periferiche, si pensi alla valle Morobbia, la popolazione chiede di più. Simone Gianini, premettendo ironicamente che non servono ulteriori petizioni, esercizio in cui i claresi eccellono, ha ricordato le misure già attive (il «bussino» che collega il paese) e spiegato che un ulteriore potenziamento è previsto entro un paio di anni.

Tarcisio Bullo, municipale di Claro dal 1992 al 2012 e vicesindaco dal 2000 al 2008, ha lamentato l’assenza di un progetto vero per la comunità. ©Ti-Press/Crinari
Tarcisio Bullo, municipale di Claro dal 1992 al 2012 e vicesindaco dal 2000 al 2008, ha lamentato l’assenza di un progetto vero per la comunità. ©Ti-Press/Crinari

Strade da sistemare e neve da sgomberare
Anche Christian Paglia ha preso nota di varie suggestioni (e lo stesso ha fatto, come nelle altre serate, il responsabile dell’Ufficio quartieri Roberto Tamagni). Per quanto riguarda la stradina A Ramlin, ha spiegato che non esiste un progetto di recupero ma che il tutto andrà semmai inserito nel Piano delle opere. E a chi ha lamentato la presenza di strade disastrate ha ricordato che le rispettive sistemazioni sono in fase di realizzazione o di appalto. Insieme ai colleghi ha poi ricevuto i complimenti per il pronto intervento dei Servizi urbani quando ha segnalato problemi di illuminazione e a un tombino. Non poteva mancare la neve, tormentone della Turrita, con un cittadino che ha segnalato che lo sgombero del quartiere Scubiago alto è sempre in ritardo, ammettendo che il problema è antecedente l’aggregazione (scivolando poi sulle «donne al volante», ma non vi sono state rappresaglie femminili). Una clarese ha da parte sua citato i rumori generati dai mezzi pesanti quanto transitano sui tombini della strada cantonale, e i marciapiedi della stessa non vengono sgomberati dalla neve: materia questa che, appunto, è però cantonale, ma anche qui il Comune promette di verificare. «L’equità di trattamento tra i quartieri era e rimane un caposaldo dell’aggregazione» ha da parte sua affermato il vicesindaco e responsabile dell’Azienda multiservizi Andrea Bersani rispondendo alle sollecitazioni in merito alla fibra ottica: ergo, la tecnologia arriverà anche a Claro.

La Posta al Denner? Meglio di no
È poi emerso che nell’ambito delle discussioni per la futura agenzia postale - che dovrà soppiantare l’ufficio tradizionale destinato alla chiusura salvo clamorosi ripensamenti della direzione centrale - si è fatto avanti Denner. Il negozio attivo sulla strada cantonale a metà paese si candida per ospitare l’agenzia «con orari molto interessanti», ha spiegato il sindaco Branda. Il quale ha comunque ricordato che questo non fa cadere la disponibilità della Città ad assumere l’incarico presso il suo sportello multifunzionale di Claro. Una soluzione, questa, che sembrerebbe essere preferita pure dalla popolazione, almeno sentendo gli interventi di ieri. Si rimane intanto in attesa del preavviso di PostCom, l’organo di vigilanza della Confederazione sul mercato postale, a cui la Città si è rivolta contestando l’intenzione della direzione del Gigante giallo di passare appunto al regime dell’agenzia (come a Camorino) a causa dell’asserito calo delle operazioni allo sportello, frutto della digitalizzazione. Presenti e autorità, come da oramai consolidata tradizione, si sono poi salutati con un aperitivo. La prossima tappa del tour municipale nei quartieri è in agenda lunedì prossimo, 30 settembre, alle 20 all’ex Convento di Monte Carasso.

Il sindaco di Bellinzona Mario Branda risponde ai claresi. ©Ti-Press/Crinari
Il sindaco di Bellinzona Mario Branda risponde ai claresi. ©Ti-Press/Crinari