Basso Mendrisiotto

Anche l'aggregazione deve far tornare i conti

Sindaci, capidicastero e responsabili delle finanze comunali si sono incontrati per analizzare gli scenari contabili una volta unite le forze – Uno dei punti sensibili è il moltiplicatore d’imposta: attualmente oscillerebbe tra il 90 e il 95% – Si guarda alle cifre, ma si punta sulle opportunità
© CdT / Chiara Zocchetti
Stefano Lippmann
23.05.2025 06:00

La giornata delle calcolatrici, dei grafici, delle proiezioni. Insomma, la giornata dell’analisi finanziaria. Si potrebbe riassumere così quanto andato in scena a Chiasso mercoledì nel tardo pomeriggio. Molte le persone sedute al tavolo: i cinque sindaci, i capodicastero finanze e, per ogni Comune, i rispettivi responsabili finanziari. Mercoledì sera, in sostanza, sono stati fatti i «conti in tasca» ai Comuni che stanno partecipando al processo aggregativo che dovrebbe portare a una realtà unica nel Basso Mendrisiotto: Balerna, Breggia, Chiasso, Morbio Inferiore e Vacallo. Va innanzitutto detto che la situazione, a livello finanziario, è piuttosto eterogenea. Balerna, Morbio e Vacallo stanno attraversando un buon periodo a livello di salute finanziaria. Alcuni indicatori di Breggia e Chiasso, invece, richiedono qualche attenzione in più. «Durante l’incontro – ci conferma il sindaco di Vacallo Marco Rizza, che funge da portavoce – ogni Comune ha esposto la propria situazione contabile, rispettivamente la pianificazione finanziaria da qui al 2030». Quest’ultima definita «un punto cardine». Già, perché l’obiettivo di unire le forze passa giocoforza (ma non solo) dalle finanze. «Il nostro obiettivo – continua Rizza – è quello di avere un piano finanziario aggregato dei 5 Comuni, al cui interno sarà contenuto un piano delle opere il quale darà un’indicazione degli investimenti più urgenti e necessari e quelli che, invece, potranno essere posticipati». Un esercizio utile perché, oltre a dare una visione d’insieme, permetterà ad esempio di evitare possibili doppioni.

Il nodo del moltiplicatore

I vari attori in gioco, anche solo per la loro posizione, devono giocoforza analizzare la realtà finanziaria in ogni dettaglio. Per la popolazione – con particolare riferimento a chi non «mastica» la materia – la discussione spesso si riduce a un dato: ma di che entità sarà il moltiplicatore d’imposta della nuova realtà? La risposta, ad oggi, non è particolarmente ottimistica. Le prime valutazioni, effettuate con i dati dei preventivi 2025, portano a un moltiplicatore d’imposta politico da proporre attorno al 95%. Lo stesso esercizio, fatto però con i consuntivi del 2024, abbasserebbero il moltiplicatore al 90% (quello aritmetico sarebbe al 95-96%). Uno scenario evidentemente diverso da quello attuale visto che tra i 5 Comuni aggregandi solo Breggia ha un moltiplicatore d’imposta superiore al 90% (95% per l’esattezza).

Numeri, ma anche opportunità

La questione finanziaria ha il suo «peso». Ma, sin dai primi passi che hanno permesso di intavolare un discorso d’unione d’intenti, si è sempre parlato di aggregazione d’opportunità. È questa, si fa capire, la via da seguire. Il potenziale di sviluppo del nuovo Comune, in tal senso, offre argomenti di qualità. E se ne possono citare più d’uno. La scuola della moda, il rilancio del Centro Ovale, la promozione di spazi disponibili per le aziende (basti pensare al trasloco a Chiasso di oltre un centinaio di posti di lavoro di Cornèr Banca). A livello sportivo si può menzionare il progetto che vorrebbe portare alla realizzazione di una cittadella dello sport nella cittadina e, allo stesso tempo, il centro sportivo-ricreativo che coinvolge i territori di Morbio Inferiore e Vacallo. Anche Breggia, con l’idea di realizzare una casa per anziani (e perché no, anche una struttura per giovani) potrebbe fare la sua parte. E le tempistiche? «Abbiamo voluto mantenere quelle previste sin dall’inizio – garantisce Rizza –. Entro l’autunno di quest’anno ci sarà la consegna del rapporto e, indicativamente, nell’autunno del 2026 ci sarà la votazione consultiva».

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