«Anche le ricerche onlinedicono che il festival è vivo»

Google è ormai lo specchio dei nostri interessi e delle nostre abitudini. Proprio per questo l’analisi dei trend del più importante motore di ricerca al mondo diventa particolarmente rilevante, anche per una manifestazione come il Locarno Film Festival. Un’analisi che AvantGrade.com, agenzia di digital marketing di Stabio, ha condotto in esclusiva per il Corriere del Ticino. «Sicuramente i dati di Google lasciano ben intendere che il Festival di Locarno è vivo – commenta Ale Agostini, direttore di AvantGrade.com -. Anche se, non possiamo nasconderlo, la contemporaneità con le Olimpiadi e, in generale, l’avvento delle nuove tecnologie hanno penalizzato non poco manifestazioni come il Pardo che ha perso, almeno per quanto riguarda le ricerche sul web, una sensibile fetta di pubblico generalista. Una perdita tuttavia in linea con quella subita da altri festival come Cannes o Venezia».
Appare comunque chiaro come, dai dati raccolti, cineasti e appassionati stiano osservando con molta attenzione gli sviluppi del Festival. «In queste ultime settimane – prosegue il direttore – c’è stata un’impennata sui motori di ricerca delle keyword legate alla kermesse locarnese, su tutte “Giona Nazzaro” e “Dear to me”, uno dei corti inseriti nella programmazione festivaliera. Ricerche del genere confermano che gli occhi degli addetti ai lavori, svizzeri e non solo, sono su Locarno». Un’attenzione, quella sul Locarno Film Festival, che genera potenziali benefici a tutto il mondo del cinema, perlomeno a livello cantonale, come spiega Agostini: «La nostra analisi dimostra come durante il periodo della kermesse molti cinema anche di altre aree del Ticino, ad esempio il Cinestar di Lugano, vengano ricercati dagli appassionati che magari non potevano raggiungere Locarno e allora hanno cercato altri modi per assistere a proiezioni».