Ancora litigi a Taverne: «Sì, non c’è un buon clima»

Si respira nuovamente aria pesante all’interno del Municipio di Torricella-Taverne. Di mezzo, ancora una volta, l’attribuzione dei dicasteri. Ma non solo: nelle scorse settimane è partita pure una segnalazione alla Sezione degli enti locali nei confronti del municipale del PPD Lorenzo Montini. Alla base di tutto ci sarebbe una questione di equilibri politici all’interno dell’Esecutivo: il sindaco Tullio Crivelli e il vice Franco Voci (GITT-Lega-UDC) da un lato, Roberta Passardi (PLR) e Francesco Giudici (PS-Verdi) dall’altra. Nel mezzo, una sorta di ago della bilancia, Lorenzo Montini (PPD). Equilibri (e maggioranze) sottili, come detto, che ultimamente sarebbero mutati.
Un clima che negli ultimi tempi – in buona parte anche per questioni legate all’istituto scolastico, che vedremo dopo – si è inasprito. E, recentemente, si è assistito a una nuova attribuzione di un dicastero: proprio quello dell’Educazione, passato da Voci a Montini.
«Pressioni politiche»
«Non c’è dietro nulla di particolare» – spiega inizialmente al CdT Franco Voci. Poi, però, i contenuti della conversazione cambiano ed emerge che, nell’Esecutivo, «al momento non c’è una situazione equilibrata e collegiale. La situazione è un po’ particolare», ci conferma. Le motivazioni della nuova attribuzione non sono note, ma non è da escludere che possano ricondurre alla direzione dell’istituto scolastico e al fatto che quest’estate non sia stato rinnovato l’incarico a un docente. «Erano più di dieci anni che gestivo il Dicastero educazione – evidenzia il nostro interlocutore». E, negli ultimi anni, è stato nominato un nuovo direttore: «Un ottimo direttore» tiene a precisare Voci. Ma, sottolinea, «si sono manifestate delle pressioni politiche date dal fatto che quest’estate non è stato rinnovato un incarico a un docente».
Critiche alla direzione
Inoltre, ravvisa, «c’è una certa pressione anche verso il direttore». Di che tipo? «Nelle ultime settimane sono arrivate delle lettere di critica, di segnalazione nei confronti della direzione. Ci si domanda come mai solo adesso siano arrivate queste lettere».
Lettere che, al momento, non hanno avuto un seguito: «Fino ad ora non è stata aperta nessuna inchiesta amministrativa, ma preferirei che venisse fatta luce». Secondo il vicesindaco inoltre il cambiamento del dicastero è «anche dovuto alla nuova maggioranza del Municipio». Quel proverbiale ago della bilancia di cui scrivevamo prima. «Con molta trasparenza e tranquillità – conclude Voci – posso dire che mi spiace tanto».
Abbiamo sentito anche il sindaco Tullio Crivelli il quale, allineandosi al collega, sottolinea come «siano effettivamente cambiati gli equilibri all’interno dell’Esecutivo. Prima avevamo una bella intesa. Con il nuovo municipio – commenta il sindaco dal suo punto di vista – Montini si è messo un po’ di traverso». E per quel che concerne il discorso dei dicasteri «ha forzato la mano».
Il sindaco – che si accoda al collega di partito Voci nel sottolineare «il buon lavoro che sta svolgendo il direttore delle scuole» – ammette, al netto di tutto, «che il momento non è tanto bello: non c’è un clima sereno e tantomeno costruttivo».
Si alzano i toni
E poi, come riferito, c’è la questione riguardante la segnalazione agli Enti locali di Montini (che, malgrado i tentativi, non siamo riusciti a contattare). «Confermo la segnalazione», ci dice Crivelli. Il tutto sarebbe avvenuto sul finire di una seduta, quando Montini avrebbe «alzato i toni e proferito brutte parole». Insomma, non avrebbe tenuto un comportamento consono.
Se così fosse si tratterebbe di un déjà-vu: è infatti ancora pendente la questione che lo contrappone all’ex municipale Amalia Mirante. Tra Montini e Mirante, ricordiamo, è in corso una vertenza giudiziaria: il primo è stato infatti condannato in prima istanza a una pena pecuniaria sospesa per le minacce proferite alla seconda (durante una seduta di Municipio). Decreto d’accusa contro il quale il diretto interessato ha inoltrato ricorso. Al voce «precedenti» non si può, infine, non citare l’attribuzione dei dicasteri. Nel 2016, infatti, ad Amalia Mirante era stato dato unicamente il dicastero Cimitero. La legislatura precedente, Mirante – di professione economista e docente all’USI e alla SUPSI – gestiva i dicasteri Economia, Socialità ed Educazione.