Andrea Bersani: “Sono tranquillo”

BELLINZONA - "Prendo atto dell'ennesima denuncia sporta nei miei confronti da Giancarlo Jorio. Sono sicuro di non aver avuto alcun atteggiamento di rilevanza penale e pertanto attendo tranquillo che il Ministero pubblico compia il suo lavoro". Così Andrea Bersani commenta la petizione (Vedi Suggeriti) con la quale l'ex municipale di Giubiasco in carica tra il 1976 e il 1988 chiede all'Esecutivo di Bellinzona se non reputi "già per una questione di mera opportunità politica, fatto salvo il principio di presunzione d'innocenza", di revocare temporaneamente a Bersani la carica di vicesindaco nonché quella di capodicastero Sicurezza e Servizi industriali. Ciò proprio in virtù della denuncia che Jorio ha sporto nei suoi confronti alcuni giorni fa per violazione del segreto d'ufficio, abuso d'autorità e infedeltà nella gestione pubblica. Trae origine dalla causa penale che ha visto il 70.enne condannato in Appello, dopo il proscioglimento decretato in primo grado, ad una pena pecuniaria sospesa per il reato di diffamazione: nel luglio 2014 trasmise una lettera al Municipio del Borgo e ai dipartimenti del Territorio e delle Istituzioni nella quale insinuava il sospetto che all'interno di uno studio estetico si esercitasse la prostituzione.
Sospetto che si è poi rivelato infondato e che indusse la titolare del centro estetico a quererarlo. Ed è proprio sul fatto che la donna sarebbe venuta a conoscenza dall'amministrazione comunale del suo nome quale latore della lettera che Jorio basa la sua denuncia nei confronti dell'allora sindaco di Giubiasco. "Valuterò l'eventualità di querelare il signor Jorio per denuncia mendace, considerato che non è la prima volta che mi vedo costretto a difendermi dalle sue accuse di fronte al Ministero pubblico", aggiunge Bersani precisando come la petizione sia indirizzata al Municipio di Bellinzona e dunque a pronunciarsi sul merito sarà semmai quest'ultimo. Al riguardo delle accuse mossegli da Jorio sull'asserita assenza di basi legali dell'acquedotto intercomunale della Morobbia Bersani osserva che "il progetto si fonda su dei permessi rilasciati ed ogni decisione è cresciuta in giudicato. Aggiungo che ogni ricorso presentato dal signor Jorio è stato bocciato, quindi è facile capire chi tra noi due ha torto".