Anziani momò sul grande schermo

MENDRISIO/CHIASSO - Quando l’idea di registrare un film è stata lanciata per la prima volta la risposta dei Video Autori del Mendrisiotto (VAM) al loro presidente Vincenzo D’Apuzzo è stata «Tu sei matto!». Quella proposta che inizialmente è sembrata folle con il tempo si è però concretizzata e, dopo oltre due anni di lavoro, la pellicola è pronta per essere trasmessa su un grande schermo.
Un gruppo composto soprattutto da anziani in pensione, alcuni ultranovantenni, ha realizzato un film che sarà proiettato per la prima volta domani sera al Plaza di Mendrisio. Una pellicola prodotta esclusivamente da volontari che in pochi mesi sono diventati attori e compagni di avventura affiatati. L’impresa è stata realizzata quasi esclusivamente nel Mendrisiotto, che ha offerto al gruppo (composto in totale da una quarantina di persone) diverse location dove registrare le scene del film, da Chiasso, a Mendrisio.
La storia narrata nella pellicola è tratta dal libro giallo «La sedia a rotelle», scritto da Ivan Duchini. È stato proprio lui a proporre l’idea di trasformarlo in pellicola a Vincenzo D’Apuzzo (che è anche il regista del film). I soci VAM in un primo momento hanno trovato l’impresa troppo ambiziosa. Con il tempo le loro reticenze si sono però trasformate in voglia di lanciarsi in una grande avventura e il progetto è partito.
Prima ci si è concentrati su sceneggiatura e dialoghi, poi sulle singole scene e sulle location. Le riprese sono iniziate nel marzo del 2017. L’ultimo ciak è risuonato oltre un anno dopo, nel giugno del 2018. L’impresa non era però ancora compiuta, il lavoro di post produzione ha infatti impegnato gli addetti ai lavori ancora per un anno circa.
La trama
Il film dal titolo «Binario 212» si svolge perlopiù in una casa anziani del Mendrisiotto, che è stata ricreata nei locali dell’Albergo Stazione di Mendrisio, attualmente chiuso. I due protagonisti principali sono l’ispettore Gaudenzi (interpretato da Tiziano Klein) e il colonnello in pensione Ronald Butler (impersonato da Giancarlo Catelli), confrontati con l’arduo compito di risolvere un caso di omicidio. Le indagini sono complicate dalla presenza di altri personaggi, tra cui un avvocato imbroglione e la sua segretaria e amante.
«Esperienza unica»
I protagonisti del film sono unanimi, l’avventura è stata indimenticabile. Malgrado alcuni di loro abbiano già collaborato con la Compagnia comica di Mendrisio o per i film della Palmira, quella vissuta è stata un’esperienza unica. «Mi ci sono trovato dentro non so nemmeno io come - commenta con un sorriso Gianni Trimboli, il più anziano ed esperto del gruppo, con i suoi 93 anni e oltre 75 anni di esperienza di recitazione, ma sempre e solo a teatro -, tra noi si è creata una bellissima armonia e collegialità. Per fare un film ci vuole davvero tanta, tanta, tanta pazienza, bisogna ripetere le scene molte volte».
«Ho conosciuto tante persone nuove, è stato bellissimo», ci dice invece Francesca Bernasconi.
Il frutto del lavoro del gruppo di anziani sarà proiettato per la prima volta domani, per un’anteprima dedicata agli addetti ai lavori e ai protagonisti del film, la prima proiezione aperta al pubblico è in agenda sabato 25 maggio al Plaza di Mendrisio alle 20.30, la pellicola sarà poi in cartellone per diversi giorni.