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Aperitivo con furto: l'auto di una coppia di Lugano svaligiata a Como

L'episodio, riporta la Provincia di Como, è avvenuto domenica in Largo Spluga: nel baule c'erano due Rolex da 15 mila euro l'uno, computer, orecchini, braccialetti, anelli, borse e tanto altro
Red. Online
23.07.2024 09:31

Due Rolex da 15 mila euro l'uno, innanzitutto. Poi due computer, ma anche orecchini, braccialetti, anelli con diamanti, occhiali da sole, borse di marca, un drone e una fotocamera. Di tutto e un po', insomma. Merce, come riporta oggi la Provincia di Como, contenuta nel baule di un'automobile proveniente da Lugano e parcheggiata in Largo Spluga a Como, nei pressi di via Cantoni, a Villa Olmo. Merce, il cui valore stimato, in totale, è di 80 mila euro, scomparsa nel nulla e finita probabilmente nelle mani di ladri professionisti.

Il baule, leggiamo, non è stato aperto, forzato e neppure danneggiato. Secondo gli inquirenti, i ladri potrebbero aver adoperato degli scanner di frequenze. Marchingegni, cioè, capaci di intercettare i codici di apertura delle vetture e riprodurli. Così facendo, chiunque può entrare negli abitacoli senza scardinarli o senza rompere vetri. Non solo, il vantaggio – per un ladro – è quello di poter agire (anche) in pieno giorno. Quasi indisturbato, fingendosi il proprietario dell'automobile.

L'episodio in questione, tornando al caso, è avvenuto domenica pomeriggio. L'auto era di proprietà di un manager maltese di 34 anni, giunto a Como assieme alla moglie per incontrare alcuni amici. «Ci hanno preso tutto – ha riferito la vittima a La Provincia dopo aver raccontato tutto in Questura –. Anche oggetti che avevano per me e per mia moglie un grande valore sentimentale. Poi hanno preso anche i nostri due computer, contenenti tutto il nostro lavoro di anni. Speriamo che si possa recuperare almeno qualcosa». L’indagine è già sul tavolo degli agenti di polizia che ne hanno raccolto il racconto, che hanno pure effettuato un sopralluogo nella zona del furto. «Abitiamo a Lugano – ha spiegato ancora il manager –. Siamo arrivati a Como per trovare degli amici che stavano trascorrendo qui la vacanza, per poi berci qualcosa insieme. In un’ora è scomparso tutto».

La coppia, in arrivo appunto dal Ticino, è arrivata in Largo Spluga alle 17 circa. Pochi minuti dopo aver posteggiato, il marito è ritornato all'automobile per recuperare il caricabatterie del suo cellulare. Può darsi che, in quel momento, qualcuno lo abbia notato e, di riflesso, sia riuscito a carpire il codice di apertura dell'auto copiandolo dalla chiave elettronica. Quando marito e moglie, dopo l'aperitivo, sono tornati alla vettura per rientrare in Ticino, più o meno alle 18.15, l’auto era già stata svuotata. «Ringraziamo fin da ora chiunque possa aiutare me e mia moglie a recuperare qualcosa delle nostre cose. Molti oggetti erano particolarmente cari, con un valore affettivo».

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