Aperte le vaccinazioni per gli over 45 in Ticino

Nuovo punto informativo da Palazzo delle Orsoline per aggiornare la popolazione sulla situazione epidemiologica e sul proseguimento della campagna vaccinale in Ticino. Relatori della conferenza stampa il direttore del Dipartimento della sanità e della socialità Raffaele De Rosa, il direttore della Divisione della salute pubblica Paolo Bianchi e il medico cantonale Giorgio Merlani.
LA DIRETTA
LA CONFERENZA STAMPA
Tocca al consigliere di Stato Raffaele De Rosa aprire la conferenza. «Per quanto riguarda la situazione epidemiologica, mi limito a ribadire alcuni dati: da alcune settimane i dati su nuovi contagi e nuove ospedalizzazioni si mantengono stabili. La tendenza ci permette di guardare alle prossime settimane con fiducia». Quindi, De Rosa ribadisce: «Non dobbiamo pensare che il virus sparisca da solo, ma sappiamo come dobbiamo comportarci. Limitiamo i contatti, prestiamo attenzione mantenendo le distanze e lavandoci spesso le mani. Ed è importante farsi testare, al minimo sintomo. Osiamo chiamare il nostro medico, la guardia medica oppure la hotline cantonale». In assenza di sintomi, «sono disponibili i test rapidi nelle farmacie o quelli rapidi fai da te. Sono strumenti utili».
Capitolo vaccinazioni. Il Ticino sta avanzando velocemente a livello di campagna. «Purtroppo, nel corso dei mesi, le forniture hanno subito delle fluttuazioni» afferma De Rosa. «Ma la fiducia della popolazione è rimasta alta». Il grado di adesione è giudicato ottimo nelle varie categorie. «In questo momento ci troviamo nella fase 7, in cui la vaccinazione è stata aperta a tutta la popolazione sopra i 55 anni». In considerazione dell’andamento e delle forniture previste, «possiamo annunciare un nuovo importante passo nell’avanzamento: il passaggio alla fase 8, con l’apertura delle vaccinazioni con più di 45 anni». E ancora: «Nelle prossime settimane apriremo anche a tutte le persone al di sopra dei 16 anni».
«La vaccinazione è fortemente raccomandata»
«La vaccinazione è efficace, è sicura ed è fortemente raccomandata a tutta la popolazione» ribadisce con forza De Rosa. Il quale, poi, chiede flessibilità ai datori di lavoro: «Flessibilità e disponibilità, sono due concetti decisivi per confermare l’eccellente tasso d’adesione registrato sin qui nel nostro cantone». Paolo Bianchi, direttore della Divisione della salute pubblica, fornisce ulteriori dettagli: «In Ticino, ad oggi, siamo a 156 mila vaccinazioni. Di queste, oltre 51 mila hanno già ricevuto la seconda dose. Raggiungeremo questa settimana un traguardo importante: un terzo della popolazione avrà ricevuto almeno la prima dose». Il cambio di passo, insomma, è confermatissimo. «Nelle ultime settimane abbiamo superato le 21 mila dosi per settimane, significa 3.600 dosi al giorno per sei giorni la settimana. L’invito è quindi quello di iscriversi, anche se al momento fino al 16 maggio gli appuntamenti sono per ora esauriti in tutti i centri in quanto vengono concessi in base alle forniture confermate».
Pfizer e Moderna
«Finora abbiamo avuto circa 75 mila dosi del vaccino Pfizer, con dei problemi importanti all’inizio che ci hanno costretto a spostare alcuni appuntamenti, e 99.500 di Moderna» prosegue Bianchi. «Pfizer consegna in maniera costante, parliamo di 4-5 mila dosi a settimana. Considerando le difficoltà legate alla conservazione di questo prodotto, lo utilizziamo solo nel Centro di Giubiasco. Per quanto riguarda Moderna, l’azienda fornisce ogni 15 giorni. Abbiamo avuto, anche qui, dei ritardi. Ma i problemi rispetto a febbraio sono ridotti. Le forniture prospettate, poi, sono in crescita: 19.200 dosi la settimana scorsa, per queste settimana ne aspettiamo 29.200. Quando arriveranno, potremo sbloccare gli appuntamenti».
Il punto epidemiologico
Sul fronte epidemiologico, il medico cantonale Giorgio Merlani è fiducioso: «La terza ondata non si è per fortuna ancora realizzata. Da Pasqua, siamo saliti fino a superare fino a 100 casi in media al giorno ma attualmente viaggiamo a meno di 50 casi in media al giorno. Le analisi lo confermano: il numero di casi positivi si attesta al 5%. Avevamo alcune preoccupazioni in merito ai test fai da te, ma i segnali sono confortanti. E la maturità della popolazione è elevata». Il virus, però, «è ancora lì fuori e sta ancora circolando». Detto ciò, «malgrado la circolazione discreta l’impatto in termini di ospedalizzazioni, ricoveri e decessi è fortemente diminuito». L’invito, ovviamente, è quello di vaccinarsi. «Fatelo anche per voi stessi». Merlani, poi, affronta un tema delicato: la seconda dose per chi ha già fatto la malattia. «È una scelta, non c’è alcun rischio al riguardo». Semplicemente, chi ha già fatto la malattia dopo una sola dose ha già una risposta a livello di anticorpi sufficiente. «Si tratterebbe unicamente di risparmiare vaccini». Quanto al certificato vaccinale, «una volta che le linee guida saranno chiare a livello europeo e mondiale sarà possibile avere un documento simile in Svizzera».
Presto gli anticorpi monoclonali
Non solo vaccino, ma anche anticorpi monoclonali. Una cura per la COVID-19 che sarà presto disponibile negli ospedali ticinesi. «È un ulteriore tassello per la lotta al coronavirus». conclude Merlani. Gli anticorpi (3.000 dosi a livello nazionale) saranno destinati alle fasce più vulnerabili della popolazione e alle persone immunodepresse. «Può capitare – aggiunge il medico cantonale – che una persona immunodepressa non reagisca al vaccino. IN caso di contagio, è importante somministrare questi trattamenti nei primi cinque giorni per ottenere risultati migliori. Ribadisco quindi l’invito a testarsi per tempo».
Il comunicato
Nuovo passo avanti nella campagna di vaccinazione: a partire da oggi le persone con 45 anni (compiuti) e più possono infatti annunciarsi sulla piattaforma online, mettendosi in lista d’attesa per la vaccinazione in uno dei cinque centri cantonali di vaccinazione.
Grazie alla conferma delle forniture la campagna può compiere un altro passo avanti significativo: da oggi anche le persone con 45 anni (compiuti) o più potranno infatti annunciarsi sulla piattaforma online per inserirsi nella lista di attesa di uno dei cinque centri cantonali di vaccinazione allestiti a Giubiasco (Mercato Coperto), Locarno (Palazzetto Fevi), Lugano (Padiglione Conza), Mendrisio (Mercato Coperto) e Tesserete (Centro della Protezione civile).
L’iscrizione per la vaccinazione avviene, come di consueto, sulla piattaforma web consultabile all’indirizzo www.ti.ch/vaccinazione che permette di visualizzare le disponibilità di appuntamenti di ognuno dei cinque centri cantonali. Ogni persona può così scegliere la soluzione più adeguata alle proprie esigenze. A questo proposito, le autorità invitano i cittadini a scegliere il centro di vaccinazione non solo sulla base della vicinanza al proprio domicilio, ma anche tenendo conto dei tempi di attesa; così facendo, la campagna può procedere più velocemente, garantendo la massima efficienza a tutti centri.
Ricordiamo che l’iscrizione continua a essere possibile per le persone che, indipendentemente dalla propria età, sono a stretto contatto con una persona vulnerabile non vaccinata oppure una persona immunodepressa (anche se vaccinata) così come le donne in gravidanza affette da malattie croniche ad alto rischio o con un aumentato rischio di esposizione alla malattia. Queste persone devono essere in possesso di uno specifico certificato firmato e timbrato dal proprio medico.
Va ricordato che per iscriversi è necessario essere domiciliati nel Cantone Ticino ed essere in possesso di un numero di cellulare (proprio oppure di una terza persona). Le persone che non sono in grado di effettuare una prenotazione online, o che non dispongono di un cellulare, possono rivolgersi al numero verde 0800 128 128 (tutti i giorni dalle 8.00 alle 17.30). Maggiori informazioni disponibili sulla pagina web www.ti.ch/vaccinazione.