Appartamenti, negozi e orti: si cerca un amministratore

Edifici residenziali con circa 325 appartamenti, negozi, esercizi pubblici, posteggi, posti barca, terreni e orti comunali. Sono gli stabili da reddito di proprietà della Città la cui gestione verrà messa a concorso a partire da martedì 13 ottobre. Dal 2017 gli oggetti vengono amministrati dalla Gestione Immobiliare per Istituzioni SA (GIpI), uno spin off della Cassa Pensioni di Lugano (CPdL), che ne è azionista unico e che si è occupata dell’amministrazione per oltre venti anni.
Il mandato della Glpl scade a fine anno e quello nuovo, è questa la novità, prevede che immobili comunali siano gestiti in modo differenziato secondo le singole esigenze di gestione. Per la maggioranza degli oggetti verrà chiesta una gestione sia a livello amministrativo sia tecnico (quindi con servizio di custodia, pulizia degli spazi, manutenzione ordinaria e picchetto). Tra questi rientrano soprattutto la trentina di gli stabili prettamente residenziali, la cui pigione annuale ammonta a circa 7,5 milioni di franchi. Per gli altri immobili si chiede invece una gestione puramente amministrativa che si limiterà alla parte contrattuale relativa ai locatari. Tra questi beni vi sono, ad esempio, posteggi, posti barca, terreni, alcuni immobili affittati a enti diversi, eccetera. La pigione annua di questi oggetti ammonta a circa 1,5 milioni di franchi. Infine, gli immobili di proprietà della Città che non figurano nel mandato saranno gestiti direttamente dal Comune grazie all’ausilio dei propri servizi.
Si vuol fare un po’ d’ordine
Il concorso si rende necessario perché, quando la Cassa Pensioni ha scorporato la prestazione ad una sua società, è stato stipulato un contratto provvisorio con la Città che scade a fine anno. Come spiega la capodicastero Immobili Cristina Zanini Barzaghi, «oggi non c’è una vera distinzione nel contratto di amministrazione tra oggetti residenziali e minori, nonostante per questi ultimi già oggi la manutenzione è in mano alla Città».
Si tratta insomma di «mettere un po’ d’ordine» su chi deve fare cosa, anche contrattualmente. Il vincitore del concorso inizierà a operare a partire dalla primavera 2021. Si tratta di un mandato da diverse centinaia di migliaia di franchi - spiega ancora Zanini Barzaghi - e della durata di quattro anni.
Idee per affitti bassi
Ogni volta che si parla di immobili di proprietà della Città torna a galla la questione delle pigioni moderate. Un tema caro alla municipale che, recentemente, ha commentato positivamente il risultato della votazione che a Zurigo permette al Municipio di acquistare immobili di valore superiore ai due milioni senza passare dal Consiglio comunale. «Appartamenti a pigione moderata sono possibili risanando e valorizzando edifici esistenti, - spiega - e l’Ente pubblico fatica ad agire perché i tempi delle compravendite sono troppo lunghi. Dover passare dal Consiglio comunale con un messaggio specifico non permette di avere una strategia dinamica e coordinata sul mercato immobiliare, dove i ritmi sono veloci (si pensi ad esempio alle aste, ndr.)». In pratica, secondo Zanini Barzaghi la Città è troppo lenta e perde occasioni che le permetterebbero di acquistare a prezzi vantaggiosi per poter poi risanare e mettere in atto una politica dell’alloggio a pigione moderata. «La Città di Zurigo - continua - ha risolto questo problema con modi pragmatici come l’istituzione di fondazioni del Comune che possono agire sul mercato senza vincoli legati al Legislativo e crediti quadro per acquisire immobili. Idee alle quali dovrebbe guardare anche Lugano per non lasciare sul mercato solo immobiliaristi che acquistano stabili vetusti per abbatterli e costruirne di nuovi: così gli affitti non scendono di certo», conclude.